Migranti, naufragio della coscienza europea

(Uscito su “l’Adige”, 2 agosto 2019 – Pubblicato su questo sito il 3 agosto 2019) – Abbiamo politici pronti a salire su una nave attraccata per verificare e denunciare l’eventuale cattivo stato di migranti recuperati nel Mediterraneo da una nave ONG: è accaduto poche settimane fa. Ma non abbiamo politici che si mobilitano per chiedere conto di migranti dispersi a largo delle coste libiche, pochi giorni fa. Questo il doppio fotogramma che sembra suggerire cosa politicamente rende e cosa no: tifare per la “disobbediente umanitaria” Rackete, capitana della Sea Watch 3, funziona; preoccuparsi e interrogarsi sulle decine di dispersi dai barconi affondati al largo di Al Khoms (Libia), no. I media hanno giganteggiato a lungo notizie e commenti su dove, come e quando dare sbarco a migranti messi in salvo e assistiti su una nave, ma hanno tenuto ai margini dell’attenzione pubblica decine di migranti morti e dispersi, e voltato…

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Le democrazie sotto-sopra. Brexit non è stata un fulmine a ciel sereno

(Uscito su “Trentino”, 20 luglio 2017; “Alto Adige”, 20 luglio 2017 – Pubblicato su questo sito il 31 luglio 2019) – Mentre le vicende turche di questi giorni ci rammentano quanto sia difficile costruire un regime democratico, è istruttivo guardare dentro le nostre democrazie, e scoprire come siano diventate “democrazie sotto-sopra”. La politica fatta di destra e sinistra è ormai quasi irriconoscibile. È una regressione della cultura politica. Tornare sulla Brexit può servire a capire pure queste trasformazioni della politica e delle fratture sociali, economiche e culturali delle nostre democrazie. Shakespeare permettendo, all’inizio era: “To leave or to remain? That is the question”. Uscire dall’Unione Europea o restarci? I britannici sono stati chiamati a scegliere, cosa che è possibile avvenga in una democrazia;  e hanno scelto, esercitando la loro libertà, come è previsto in democrazia – nel pieno rispetto dei costumi costituzionali. Va anche sottolineato che, a dispetto delle aspettative,…

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Russiagate e accountability democratica. Perché il ministro Salvini deve riferire in Parlamento

(Uscito, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “Alto Adige”, 20 luglio 2019; “l’Adige”, 21 luglio 2019 – Pubblicato su questo sito il 22 luglio 2019) – Tante parole e tanta confusione sormontano la vicenda degli incontri tra la Lega di Salvini e la Russia di Putin. In verità sappiamo ancora poco e niente a proposito di un supposto accordo tra il vice-premier italiano e il governo russo su una compravendita di petrolio che – si dice – avrebbe previsto un finanziamento occulto (una tangente?) a favore della Lega, che peraltro non sarebbe andato in porto. Troppi “si dice che…” circolano sui mass media. Ma anche troppi fumi e silenzi da parte leghista, mentre il premier Conte, dopo giorni di imbarazzo, mette in agenda un suo intervento al Senato, rendendosi conto di quanto risulterebbe grave la situazione di un Presidente del Consiglio non al corrente di una trattativa…

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Trump, crisi dell’ordine internazionale liberale e politica anti-sistema

(Uscito in versione leggermente diversa e con altro titolo su “l’Adige” e “Alto Adige”, 7 novembre 2018 – Pubblicato su questo sito il 18 luglio 2019) – Il quadro nella sostanza non è mutato: aggiornate ai tempi, le riflessioni sul rifacimento dell’ordine internazionale fatte alcuni mesi fa possono qui di seguito essere riproposte. Il 6 novembre gli Americani rinnovano il Congresso. Le elezioni di mid-term ci diranno della forza della Presidenza Trump, del peso elettorale di due anni di clamorose manifestazioni pubbliche ispirate dal Partito Democratico contro Trump, se si andrà o no all’impeachment del Presidente. I sondaggi danno in testa i Democratici, anche se i Repubblicani di Trump sono dati in rimonta. Per l’opinione pubblica, americana e non, è un referendum su Trump. Staremo a vedere. Ciò che sappiamo fin da ora è che sul piano istituzionale ai Democratici non basta semplicemente vincere. Attualmente i Repubblicani hanno la maggioranza…

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Venti di guerra culturale, guerra civile strisciante. Abbassare il tono delle “verità”

(Uscito in versione leggermente diversa e con altro titolo su “l’Adige”, 4 aprile 2019; – Pubblicato su questo sito il 14 luglio 2019) – Il dibattito politico-culturale è desolante. La serenità del confronto laico è alle corde. Estremizzazioni e fanatismi impediscono il “dialogo tra diversi”. Ovunque. Specie su questioni da prendere con le molle poiché toccano l’identità di ciascuno, riguardano come vediamo e giudichiamo noi stessi e gli altri, la società cui vogliamo vivere, sensibilità personali e tabù collettivi. Come fare di fronte all’immigrazione?  Cosa comporta avere fedi religiose o credo ideologici? Cosa è “famiglia” o coppia? Maschi e femmina sono identità definite o “fluide”? Eguaglianza tra donna e uomo significa essere uguali o no, e perché? Temi difficili, controversi. Le idee sono in contrasto, ma ciò di per sé non disturba. A preoccuparmi è il modo in cui i loro sostenitori si pongono l’un l’altro. Nel discorso pubblico, e…

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La democrazia: tragedia o commedia? Il (fu) governo Tsipras e l’Ue

(Uscito in versione più breve e con altro titolo su “Trentino” e “Alto Adige”, 4 luglio 2015 – Pubblicato su questo sito il 12 luglio 2019) – Il fatto è clamoroso: la piccola e debole Grecia, in profonda crisi finanziaria ed economico-sociale, si “ribella” alle condizioni di risanamento e di aiuto finanziario indicate dalla “troika” formata da Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Unione Europea. Il lungo, estenuante e tardivo negoziato tra le parti è saltato. L’Eurogruppo ha chiuso le porte al governo greco a causa di un referendum. Lo scenario della fuoriuscita della Grecia dall’euro è diventato realistico. Ciò che per anni ci era stato raccontato come “impensabile” e “fuori dalla realtà” è ora pensabile e persino dietro l’angolo: l’euro può essere dismesso o dall’euro si può essere “espulsi”. A dire il vero, per l’establishment politico-finanziario internazionale lo scenario era da tempo tutt’altro che “impensabile”. Difficile prevedere i…

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Giustizia sociale e democrazia. I rischi delle diseguaglianze di cittadinanza

(Uscito, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “l’Adige”, 3 gennaio 2015 – Pubblicato su questo sito il 6 luglio 2019) – Gli indicatori economici “oggettivi” da soli non bastano. Il rapporto dei cittadini con le diseguaglianze è più complesso, ed è influenzato dall’accettabilità socio-culturale delle diseguaglianze e dai tipi di diseguaglianza in gioco. Insomma, il giudizio sulle diseguaglianze dipende anche dal senso di giustizia che pervade una società. Qui vogliamo riflettere proprio su questo. La giustizia è un requisito costituitivo di ogni società. Per  questo, in un certo senso, è sempre giustizia sociale. Riguarda la vita dei membri di una famiglia, di un gruppo di amici, di un’università, di un’azienda metalmeccanica o di un’intera società. Il suo linguaggio è teso alla ricerca della dignità di ogni persona, ma anche della pienezza della sua cittadinanza. Per questi motivi e altri ancora, la giustizia sociale è misura della qualità…

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Caffè Italia

(Uscito in versione leggermente diversa sul “Trentino”, 17 gennaio 2019 – Pubblicato su questo sito il 5 luglio 2019) – Nei momenti importanti si danno appuntamento al Caffè Italia. Per chi ama farlo, non c’è niente di meglio: ore di intelligente conversazione, di brillante e densa discussione, dove le questioni che premono sull’attualità vengono messe a fuoco come solo persone esperte ed informate possono fare, con confronti serrati e critiche meditate. Certo, non tutti i caffè né tutti i circoli arrivano a un’arte dell’opinione di qualità come quella del Caffè Italia. Ma se la compagnia è giusta e il locale pure, ce la si può fare. Quelli del Caffè Italia ce l’hanno fatta, dicono in giro: una combriccola ben selezionata, felicemente riuscita. Verrebbe da dire che tutto avvenga come in un Parlamento, quando si dibatte di importanti problemi della vita collettiva. Del resto, anche il circolo del Caffè Italia è…

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Sea Watch: la disobbedienza civile è una cosa seria, e Antigone una tragedia

Pubblicato su questo sito il 1° luglio 2019 – Alla fine Carola Rackete, la “capitana” di cittadinanza tedesca della Sea Watch 3, la nave Ong “salva-migranti”, ha forzato l’attracco al porto di Lampedusa: è stata subito arrestata; i migranti sono sbarcati; le cancellerie europee litigano e allo stesso tempo cercano, anche stavolta tardivamente, un compromesso su come distribuire gli immigrati. Come aveva già annunciato il premier Conte: “La questione è ormai diventata strettamente giudiziaria: non si possono infrangere impunemente le regole”, chiarendo così la posizione ufficiale del governo italiano, che nella sostanza, non certo nei modi, è in linea con la dura ma scomposta reazione del ministro degli interni Salvini di fronte alle infrazioni della legalità e della sovranità nazionale commesse dalla Sea Watch a bandiera olandese. Il Papa lancia i suoi strali, la Commissione Ue fa il Ponzio Pilato, il Quirinale tace. La crisi aperta dalla nave Ong è…

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La politica in Europa: correnti profonde e superficie del mare

(Uscito, con altro titolo, su “l’Adige”, 28 giugno 2019; “Alto Adige”, 29 giugno 2019 – Pubblicato su questo sito il 30 giugno 2019) – La cultura politica dei ceti dirigenti si concentra sulle sfide delle forze dette populiste, nazionaliste o sovraniste: le considera minacce per la democrazia (liberale), che viene a coincidere con l’Unione Europea e la politica che essa definisce e difende. Questa cultura alligna anche in ambienti meno elitari, nel “ceto medio riflessivo”, dotato di credenziali educative (laureati) e socializzato attraverso i circuiti comunicativi più accreditati (come la grande stampa). Il suo linguaggio per qualificare gli opposti schieramenti non convince: è troppo di parte e interessato, offre spiegazioni distorsive che aiutano poco a comprendere l’odierno rifacimento della democrazia. Penso si debba cambiare paradigma interpretativo e lessico. Perciò preferisco definire gli schieramenti in campo nel modo più neutro possibile: forze politiche a difesa del sistema costituito o di sue…

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