I paese delle meraviglie Il piccolo Olmo E lo chiamarono Olmo. Ma il piccolo Olmo forse non sentì… Ma cosa importa? Oggi è solo un frammento di storia, imbalsamato negli archivi cinematografici e in balia dei venti. “Si vada avanti e si resti con i piedi per terra”: è il dettato dei nostri tempi, che si vada al mare o in montagna o che si resti in città… Dissolvenza – VIDEO Olmo entra in scena (dal film “Novecento” di Bernardo Bertolucci) (Pubblicato su questo sito il 31luglio 2024)
Continua a leggere Il piccolo OlmoPòlis, Politikè, Polemos. Skholé, la Scuola delle tre P
Pòlis, Politikè, Polemos. Skholé, la Scuola delle tre P DIALOGO TRA UN PASSANTE E LA SKHOLÉ PASSANTE: Voi parlate di politica! Fatelo pure, se volete… lo fanno in molti. Ma a me non interessa, e guardate che interessa a ben pochi. Io ho già le mie idee… La politica serve a “quelli che fanno politica”: per fare soldi, per fare carriera, per avere privilegi, per fare intrallazzi e prendere in giro la gente sciorinando bla-bla-bla. E poi la politica è, quasi sempre, una cosa sporca, fatta di falsità e corruzione… È inutile che stia a perdere il mio tempo con voi, ho altro da fare… È inutile che vi mettiate a difendere la politica: è una causa persa! SKHOLÉ: Ma noi non vogliamo “difendere la politica”. La Skholé fa altro. E poi, ci scusi, ma lei sa davvero cosa e quante cose è la politica? Sa come funziona? Ha…
Continua a leggere Pòlis, Politikè, Polemos. Skholé, la Scuola delle tre PLa politica e il mondo guasto. O dell’eresia della ragionevolezza
La politica e il mondo guasto. O dell’eresia della ragionevolezza* L’uomo è uno zoon politikon. La sfera politica è quella sfera della vita sociale che si occupa della gestione della convivenza tra diversi. Tale sfera è qualificata da una peculiare logica dell’agire umano imperniata sul governo dell’ostilità tra gli uomini. Conflitto e regolazione del conflitto sono due facce della medesima medaglia: due facce della convivenza tra diversi. A dispetto di come solitamente viene intesa e immaginata, la politica non è riducibile a quell’“insieme di attività politiche” che si svolgono all’interno delle istituzioni politiche. La politica, cioè, non si esaurisce in un complesso di processi, organizzazioni, attori e luoghi specializzati (ad esempio, parlamenti, governi, ministeri, partiti) a cui formalmente compete la funzione che un influente politologo novecentesco ha chiamato assegnazione autoritativa dei valori in una società[1]. E tuttavia, tanto in ambito colto e accademico, quanto…
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Il paese delle meraviglie The last dj (L’ultimo dj) There goes the last DJWho plays what he wants to playAnd says what he wants to say Well you can’t turn him into a company man You can’t turn him into a whoreAnd the boys upstairs just don’t understand anymoreWell the top brass don’t like him talking so much,And he won’t play what they say to playAnd he don’t want to change what don’t need to change (…) Well some folks say they’re gonna hang him so high‘Cause you just can’t do what he didThere are some things you just can’t put in the minds of those kids As we celebrate mediocrity all the boys upstairs want to seeHow much you’ll pay for what you used to get for free Well he got him a station down in MexicoAnd sometimes it’ll kind of come inAnd I’ll bust a move and remember…
Continua a leggere The last dj (L’ultimo dj)Cara vecchia Terra. Naufragio con spettatore
Il paese delle meraviglie Cara vecchia Terra. Naufragio con spettatore (Filosofando con musica, canzoni e film) – VIDEO-CANZONE Dear Old Greenland (Andrew Bird) On the way to Greenland I shall findAll the disparate fragments of my mindAnd I, I shall return a different manAnd darling do, oh, darling do, all that I can On the way to Greenland I shall findNo mundane distractions of any kindAnd if, if beneath the ice fields there’s a roomYou know it’s there I’ll find my peace, a lovely tomb Friends, Greenland is a place where souls go to dry outIt is a vast and terrifying place of ice fields and tundraBereft of fire and in the horror of its imposing irrelevanceThere is a sort of peaceThe peace of painThe peace of nothing, well friends, I tell you whatI’m going there Fear is lying dying in the sandsYes, and it’s breathing from the gills of…
Continua a leggere Cara vecchia Terra. Naufragio con spettatoreCattivi maestri e maestri del dove tira il vento. Considerazioni inattuali per un caso attuale (di cui non parlo)
Cattivi maestri e maestri del dove tira il vento. Considerazioni inattuali per un caso attuale (di cui non parlo)* C’è un abisso tra un amante deluso e chi è incapace di amare (Koestler) S’ALZA IL SIPARIO Prof.ssa Tizia: Le sue parole mi suscitano sconcerto… Prof. Caio: Mi scusi, ma è mio mestiere e dovere cercare di capire le cose e offrire spiegazioni, come lei ben sa. Mi sconcerta il suo sconcerto, cara collega… (Frammento di un confronto mancato. L’ennesimo nel discorso pubblico dei nostri tempi. Ah… Ma su cosa? La risposta al lettore, o nel vento…). Del mito, o delle “grandi narrazioni” Per una collettività e la sua cultura politica, il mito (mythos) è una “narrazione”: classicamente, una “grande narrazione”[1] che esprime una “visione del mondo” (nel senso weberiano), o anche un’”ideologia” (nel senso di Karl Mannheim, più che di Marx). Il mito è uno strumento culturale,…
Continua a leggere Cattivi maestri e maestri del dove tira il vento. Considerazioni inattuali per un caso attuale (di cui non parlo)Zorba il Greco davanti alla catastrofe
Il paese delle meraviglie Zorba il Greco davanti alla catastrofe E Zorba disse: “Ballare… Hai detto ballare?”. E poi: “Tu ridi, tu ridi… Hai imparato a ridere!…Oh, ho tante cose da dirti… “. Ma il tentativo di recuperare la miniera? Ammise: “E’ stato un disastro, ma bellissimo…”. Mah… La musica di Thedorakis è molto bella. E Anthony Quinn impareggiabile. Naufragio con spettatori. E allora? Bisognerebbe dire qualcosa, sì forse bisognerebbe. Chissà, forse un’altra volta… – Video Zorba il Greco (musica di Mikis Theodorakis; Anthony Quinn) (Pubblicato su questo sito l’8 marzo 2024)
Continua a leggere Zorba il Greco davanti alla catastrofeContadini, trattori e inattualità.Ma anche Nietzsche, Müntzer e Bloch, e la storia
Il paese delle meraviglie Contadini, trattori e inattualità. Ma anche Nietzsche, Müntzer e Bloch, e la storia “Osserva il gregge che pascola dinnanzi a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi; salta intorno, mangia, riposa, digerisce, salta di nuovo, e così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere e con la sua pena al piuolo, per così dire, dell’attimo, e perciò né triste né annoiato. Vedere tutto ciò è molto triste per l’uomo poiché egli si vanta, di fronte all’animale, della sua umanità e tuttavia guarda con invidia la felicità di quello — giacché egli vuole soltanto vivere come l’animale né tediato né addolorato, ma lo vuole invano, perché non lo vuole come l’animale” (1). Ma davvero? Troppa sicurezza nel sostenere che Nietzsche abbia preso un granchio? Ma seppur non avesse preso un granchio intero, ma sola una delle…
Continua a leggere Contadini, trattori e inattualità.Ma anche Nietzsche, Müntzer e Bloch, e la storiaInseguendo gli arcobaleni, sotto lo sguardo di Dostoevskij
Il paese delle meraviglie Inseguendo gli arcobaleni, sotto lo sguardo di Dostoevskij Inseguendo gli arcobaleni, canta John Mellencamp, Alcune persone faranno di tuttoper catturare un sogno superficialein questo mondo di finzioneche crediamo sia veroQuando arrivi lì, non c’è nessun posto dove andareSolo un sacco di “te l’avevo detto”, alla fine dell’arcobaleno. Quindi porta questo amore con te quando vaifino alla fine dell’arcobaleno”. Sotto lo sguardo di Dostoevskjj, uno sguardo che è una ferita che ferisce. Alla fine, “nella maggioranza dei casi, gli uomini, e sia pure i farabutti, sono molto più ingenui e semplici di come li giudichiamo. E noi per primi siamo così” (F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov). Ma capirlo è per niente cosa semplice. E così si inseguono gli arcobaleni, credendo di saper distinguere tra una pentola d’oro e un secchio di spazzatura. C’è chi vince e c’è chi perde, non lo si può negare. E c’è chi…
Continua a leggere Inseguendo gli arcobaleni, sotto lo sguardo di DostoevskijRe-inquadrare. Funzione intellettuale, cornice e istigazione (in una società di like e influencer) (Seconda parte)
Re-inquadrare. Funzione intellettuale, cornice e istigazione (in una società di like e influencer) (Seconda parte) Sulla funzione intellettuale critico-provocativa e sulla solida persistenza della cornice acquisita La funzione intellettuale critico-provocativa, va detto, è fisiologicamente esposta all’insuccesso. Questo tende a condizionare la figura dell’intellettuale che la interpreta, portandolo a interrogarsi su quale senso possa mai avere lasciarsi scivolare nella corrente dei “predicatori nel deserto”. La “cornice”, che la funzione intellettuale intende “provocare” mettendola in discussione, trae la sua tendenza a persistere da una solidità che non deriva da fattori banali[1]. Questo argomento merita un minimo di approfondimento. Filosofi, psicologi, antropologi e sociologi hanno cercato, da tempo immemore, di spiegare le profonde, buone o comprensibili ragioni del perché gli esseri umani e le società siano inclini ad adagiarsi in schemi di pensiero e pratiche di vita accomodanti e dati-per-scontati, evitando di spezzarli almeno fino a quando tali schemi e pratiche non…
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