Frammenti di un discorso politico-culturale. Il 68 nel 2018, tra democrazia di qualità e politica anti-sistema

(Uscito su “Società Mutamento Politica. Rivista Italiana di Sociologia”, vol. 9, n. 18, 2018 – Pubblicato su questo sito il 25 agosto 2019) – Il 1968 è una data simbolica che si riferisce a uno specifico anno ma anche, e soprattutto, ad un intero periodo storico. I caratteri identitari di questa stagione storica cambiano a seconda degli aspetti o dei contesti nazionali, politici e culturali che decidiamo di ricostruire o di ricordare. La fenomenologia del “lungo 68” si disloca su una sorprendente molteplicità di livelli: generazionale e valoriale, della mentalità e dei costumi, dell’economia, della politica e dell’ideologia. Ma dell’ultimo mezzo secolo osserviamo anche cambiamenti nella cultura politica che ha “processato” la «memoria pubblica del 68». La storiografia, la scienza politica e la sociologia non sono riuscite ad offrire letture stabili del 68. Perché? Per cercare di rispondere, in questo saggio riteniamo necessario storicizzare e periodizzare, occupandoci in particolare del…

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Venti di guerra culturale, guerra civile strisciante. Abbassare il tono delle “verità”

(Uscito in versione leggermente diversa e con altro titolo su “l’Adige”, 4 aprile 2019; – Pubblicato su questo sito il 14 luglio 2019) – Il dibattito politico-culturale è desolante. La serenità del confronto laico è alle corde. Estremizzazioni e fanatismi impediscono il “dialogo tra diversi”. Ovunque. Specie su questioni da prendere con le molle poiché toccano l’identità di ciascuno, riguardano come vediamo e giudichiamo noi stessi e gli altri, la società cui vogliamo vivere, sensibilità personali e tabù collettivi. Come fare di fronte all’immigrazione?  Cosa comporta avere fedi religiose o credo ideologici? Cosa è “famiglia” o coppia? Maschi e femmina sono identità definite o “fluide”? Eguaglianza tra donna e uomo significa essere uguali o no, e perché? Temi difficili, controversi. Le idee sono in contrasto, ma ciò di per sé non disturba. A preoccuparmi è il modo in cui i loro sostenitori si pongono l’un l’altro. Nel discorso pubblico, e…

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Giustizia sociale e democrazia. I rischi delle diseguaglianze di cittadinanza

(Uscito, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “l’Adige”, 3 gennaio 2015 – Pubblicato su questo sito il 6 luglio 2019) – Gli indicatori economici “oggettivi” da soli non bastano. Il rapporto dei cittadini con le diseguaglianze è più complesso, ed è influenzato dall’accettabilità socio-culturale delle diseguaglianze e dai tipi di diseguaglianza in gioco. Insomma, il giudizio sulle diseguaglianze dipende anche dal senso di giustizia che pervade una società. Qui vogliamo riflettere proprio su questo. La giustizia è un requisito costituitivo di ogni società. Per  questo, in un certo senso, è sempre giustizia sociale. Riguarda la vita dei membri di una famiglia, di un gruppo di amici, di un’università, di un’azienda metalmeccanica o di un’intera società. Il suo linguaggio è teso alla ricerca della dignità di ogni persona, ma anche della pienezza della sua cittadinanza. Per questi motivi e altri ancora, la giustizia sociale è misura della qualità…

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