Il paese delle meraviglie Tergicristalli e libertà “I tergicristalli del parabrezza schiaffeggiano il tempo… La libertà è solo una parola come le altre, se non è gratis…”. Così la canzone di Kris Kristefferson, così la cantava Janis Joplin. Forse non avevano torto… Erano altri tempi, e io ero troppo piccolo e giocavo agli indiani e cowboys… Ma poi, negli anni, qualcosa forse ho capito persino io… Ho capito che non si trattava (e non si tratta) solo di canzoni e fumetti, o, meglio, che di politica si tratta anche quando un ragazzino si perde nelle canzoni e nei fumetti, e semplicemente gioca con la “realtà” che lo circonda senza accorgersi che è pervasa da quella cosa che chiamiamo politica, che è poi è quella strambissima arte delle persone che con-vivono insieme tra diversi, ai piani alti, in quelli bassi o in quelli di mezzo, quelli dei tavoli con…
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Alla salute! Di chi? Il sorriso della dignità
Il paese delle meraviglie ALLA SALUTE! DI CHI? IL SORRISO DELLA DIGNITA’ A grande richiesta, riecco il Tardis! Dove basta anche solo una canzone per viaggiare nello spazio e nel tempo. Nello spazio-tempo, ovvio. Non conoscevo questo brano e tanto meno il video. E ora invece sì, grazie a una persona che mi è cara (in uno dei modi che una persona può essere cara). E così, viste le molte richieste (una, ma convincente) di rimettere il moto il Tardis, dopo averci brevemente pensato, lo faccio. E lo faccio per brindare alla salute di coloro a cui non è dato brindare e alzare il calice “Alla salute!”. Ma perché a costoro? E chi mai sono? Chi non ha motivo di brindare? Gli sfigati (quale che sia la loro sagomatura)? Coloro che non possono festeggiare la salute perché… Perché sono stupidi e non capiscono l’importanza della salute? Cioè quelli ai quali…
Continua a leggere Alla salute! Di chi? Il sorriso della dignitàPescara, 8 agosto 2019: crisi di governo allo “Stadio del mare”. Ma quale è stato il grave errore di Salvini?
(Pubblicato su questo sito il 10 agosto 2020 – Uscito, in versione ridotta e con altro titolo, su “l’Adige”, 10 agosto 2020; “Alto Adige”, 10 agosto 2020) – Un anno fa, la sera dell’8 agosto si apre la crisi di governo M5s-Lega guidato da Conte: una crisi surreale, anche per la sua dinamica e il suo esito. In un comizio affollato di leghisti e di turisti al mare, sulla spiaggia di Pescara, da un palco allestito in quello che i locali chiamano “lo stadio del mare”, non lontano dal porto e dalla Nave di Cascella, Salvini dice: “Nel governo qualcosa si è rotto. Basta!”; scendendo tra i suoi pare che abbia detto: “Mi candido a premier”. È scontro aperto con Di Maio, alleato di governo, e con il premier di allora, sempre Conte. Salvini chiede elezioni anticipate. Si ritroverà con un governo Pd-M5s che lo manda all’opposizione e lo mette…
Continua a leggere Pescara, 8 agosto 2019: crisi di governo allo “Stadio del mare”. Ma quale è stato il grave errore di Salvini?Estate al mare. Il tempo, le conchiglie e i bambini
(Pubblicato su questo sito il 22 luglio 2020) – Il paese delle meraviglie ESTATE AL MARE. IL TEMPO, LE CONCHIGLIE E I BAMBINI Tutti al mare! Tutti al mare! Frugali e spendaccioni di tutta Europa unita, unitevi!. Sarà la politica del dopo lockdown, poi pagheremo all’Europa, all’UE con il recovery fund. Sereni… Tutti al mare! Beh tutti… non proprio tutti. Si fa per dire. C’è chi va in montagna e chi in campagna, chi a visitar città d’arte o storiche, o dove si mangia bene (perché non è che si mangi bene dappertutto, cari miei). Ma insomma, finalmente vacanza! Poi, però, ci sono anche quelli, che per una ragione o l’altra, in vacanza non ci vanno: né mare né montagna, né città d’arte né campagna. Stanno tra le pareti di casa. Ci sono, ci sono. E poi ci sono i bambini, che fanno storia a sé. I fanciulli, per meglio…
Continua a leggere Estate al mare. Il tempo, le conchiglie e i bambiniIl capitano, un uomo e il poeta. Per chi vuole, per gli altri il recovery fund
(Pubblicato su questo sito il 18 luglio 2020) – Il paese delle meraviglie IL CAPITANO, UN UOMO E IL POETA. PER CHI VUOLE, PER GLI ALTRI IL RECOVERY FUND Sono venuto a trovarti, capitano; voglio svegliarti, capitano. E mettiamo da parte il tuo valore, che se la veda con le onde del mare, che se la rida delle seppie e dei calamari, che forzi le correnti a fissare il naufragio a un’ora prima che la nave affondi, sempre a un’ora prima… mentre gli dèi si confondono, non si capisce se offesi o ammirati. Raccontami la tua canzone marina, quella che solca la tua testa e il tuo cuore, che sembra una ballerina che ti guarda, stella su di un cubo, muta, dai confini della terra, dalla pubblicità del mondo, mentre il mondo continua a giocare con le carte. E’ il capitano che si mostra ma che è ben nascosto nella…
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(Pubblicato su questo sito il 15 aprile 2020 – La Scena Prima è uscita, in versione parziale e diversa, sul “Corriere del Veneto” e sul “Corriere di Verona” il 15 aprile 2020) – Convivere con il virus. Questo sembra il quid che dovrà caratterizzare la tanto attesa “fase 2”, con una data d’inizio ancora mobile e una durata indefinita. Ogni singola persona e la società nel suo insieme dovranno imparare cosa significa convivere con il coronavirus, come conviverci nella vita di tutti i giorni, tra lavoro e famiglia, tra svago e relazioni umane, sociali. Avremo nuove regole di condotta e norme per orientarci. Definirle non è cosa semplice, e vede all’opera una varietà di soggetti, con le loro domande e le loro risposte. A ciascuno è richiesto un impegno secondo “scienza e coscienza”. Dovremo mobilitare i saperi, i poteri, i diritti e doveri; scienza, politica ed etica diranno “perché sì”…
Continua a leggere Trappole del coronavirus. Le scelte pubbliche tra sicurezza e libertàDov’è finita l’Europa? La lezione (dimenticata) della crisi greca, ai tempi del coronavirus
(Uscito, in versione ridotta e con altro titolo, su “Trentino” e “Alto Adige”, 14 luglio 2015 – Pubblicato in versione aggiornata su questo sito il 28 marzo 2020) – Scrivevo nel 2015, e ci rifletto ancora oggi. Di fronte all’emergenza del coronavisus. Che è anche crisi dell’Unione Europea, per ragioni che vengono da lontano, politiche e “strutturali”. Oggi in molti s’affaccendano ad “argomentare” che l’Ue va ripensata, che così com’è non funziona. Bene. Ma dove hanno vissuto in questi anni, quale film hanno visto e hanno raccontato, spiegato, raccomandato? La storia è sempre la stessa: è importante cosa si dice. Ma anche chi lo dice. Con buona pace anche della star del momento: l’intelligente Mario Draghi, che arriva un po’ in ritardo, ma sempre 5 minuti prima di altri, e sempre per gestire ed ottimizzare un modello di società e di Europa dove si cambia di tutto e di più…
Continua a leggere Dov’è finita l’Europa? La lezione (dimenticata) della crisi greca, ai tempi del coronavirusConte tra Gismondo e Burioni. Scienza, miti e scelte pubbliche, a proposito del coronavirus
(Pubblicato su questo sito il 24 marzo 2020) – Una premessa, caro lettore. Va detto, con schiettezza e pacatezza. Per troppe settimane, mentre notizie e immagini da Wuhan, sconcertanti, inondavano i nostri media, mentre faceva capolino la percezione di uno scenario di contagio senza confini, pochi hanno avuto il coraggio di dire a voce alta che uno più uno, almeno a volte, fa proprio due: dato che viviamo nel “mondo della globalizzazione”, con milioni e milioni di persone che si muovono per mille motivi da un angolo all’altro del pianeta era prevedibile anche una globalizzazione del contagio. Invece, in troppi (semplici cittadini, politici, media, autorità pubbliche e scientifiche) han reagito con un mix di superficialità e supponenza. È del 27 febbraio l’hashtag #Milanononsiferma di Sala, sindaco di Milano capitale economica d’Italia; negli stessi giorni Sala si faceva riprendere con lo stesso slogan sulla t-shirt o a mangiare nei ristoranti cinesi…
Continua a leggere Conte tra Gismondo e Burioni. Scienza, miti e scelte pubbliche, a proposito del coronavirusIl decreto “Io sto a casa”, i “polli” e i veri stupidi. L’ora dei doveri verso la comunità
(Uscito, in versione diversa e con altro titolo, su “L’Adige” e “Alto Adige” del 17 marzo 2020 – Pubblicato su questo sito il 12 marzo 2020) – Italia inquieta, siamo al coprifuoco. È l’ora dei doveri morali e della responsabilità collettiva. Per proteggersi l’un l’altro, per proteggere gli altri oltre se stessi. Contro il diffondersi epidemico del virus, invisibile e minaccioso. Il buon senso cerca di accordarsi con la scienza sobria, onesta e forte della sua modestia, che nel riconosce i suoi limiti si rafforza. Il buon senso, seppur tardivamente, arriva pure alla politica. Guai tradire il buon senso, come troppi hanno fatto in ogni dove, esprimendo una cultura presuntuosa che schernisce la semplice ma legittima paura di qualcosa che non si conosce: la paura di un virus sfuggente, che non si lascia ingabbiare. Guai a tradire il buon senso quando si tratta di fare scelte difficilissime, costose su molti…
Continua a leggere Il decreto “Io sto a casa”, i “polli” e i veri stupidi. L’ora dei doveri verso la comunitàIl coronavirus avanza. Il Principio di Precauzione come scudo
(Uscito, con altro titolo e in versione diversa, su “Alto Adige”, 22.2.2020 e “l’Adige”, 23.2.2020 – Pubblicato su questo sito il 22 febbraio 2020) – Immunologo noto al grande pubblico per la sua difesa dei vaccini, sul suo “Medical Facts” Roberto Burioni scrive: «Circa 2500 persone stanno tornando dalla Cina in Toscana». Parla di “persone” in quanto la nazionalità è irrilevante. E aggiunge: «Non riesco a capire perché la Regione Toscana si intestardisca ad affermare che la quarantena non è necessaria». Intanto, notizie delle ultime ore dicono di diversi casi di contagio, anche gravi, e di due morti in Italia. Ragioniamoci. Si chiama Principio di Precauzione (PdP). Vivere secondo questo principio non è facile. Ci proietta nella condizione di un Sisifo spogliato di sacralità. Sisifo, uomo di grande sagacia, ma “uomo”, aveva sfidato gli dei. Per punizione Zeus lo condanna a spingere un macigno dai piedi alla sommità di un…
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