(Pubblicato su questo sito il 10 agosto 2020 – Uscito, in versione ridotta e con altro titolo, su “l’Adige”, 10 agosto 2020; “Alto Adige”, 10 agosto 2020) – Un anno fa, la sera dell’8 agosto si apre la crisi di governo M5s-Lega guidato da Conte: una crisi surreale, anche per la sua dinamica e il suo esito. In un comizio affollato di leghisti e di turisti al mare, sulla spiaggia di Pescara, da un palco allestito in quello che i locali chiamano “lo stadio del mare”, non lontano dal porto e dalla Nave di Cascella, Salvini dice: “Nel governo qualcosa si è rotto. Basta!”; scendendo tra i suoi pare che abbia detto: “Mi candido a premier”. È scontro aperto con Di Maio, alleato di governo, e con il premier di allora, sempre Conte. Salvini chiede elezioni anticipate. Si ritroverà con un governo Pd-M5s che lo manda all’opposizione e lo mette…
Continua a leggere Pescara, 8 agosto 2019: crisi di governo allo “Stadio del mare”. Ma quale è stato il grave errore di Salvini?Tag: establishment
Pd, una crisi che viene da lontano. Proprio niente da imparare da una vecchia scommessa socialdemocratica?
(Pubblicato, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “Mondoperaio”, n. 7-8, 2018 – Pubblicato su questo sito il 30 agosto 2019) – «Scendere sotto la soglia del 20% sarà la fine della sinistra». Così Gian Enrico Rusconi dichiarava alla stampa pochi giorni prima del voto del 4 marzo. Per quanto l’asticella del fallimento fissata da Rusconi fosse generosamente bassa, il Pd non ce l’ha fatta a superarla, nemmeno se ai suoi voti si sommano quelli dei neo-nati Liberi e Uguali. Il tracollo del Pd alle elezioni è fuori discussione, e a suo modo anche il risultato deludente di LeU. La diaspora piddina ha ucciso la sinistra o quel che di essa restava? Il segretario uscente del Pd ed ex presidente del Consiglio Renzi è stato in prima linea in questa débâcle. Ma tutto ciò non esaurisce la storia e le ragioni di questa acuta crisi della sinistra. La…
Continua a leggere Pd, una crisi che viene da lontano. Proprio niente da imparare da una vecchia scommessa socialdemocratica?La democrazia: tragedia o commedia? Il (fu) governo Tsipras e l’Ue
(Uscito in versione più breve e con altro titolo su “Trentino” e “Alto Adige”, 4 luglio 2015 – Pubblicato su questo sito il 12 luglio 2019) – Il fatto è clamoroso: la piccola e debole Grecia, in profonda crisi finanziaria ed economico-sociale, si “ribella” alle condizioni di risanamento e di aiuto finanziario indicate dalla “troika” formata da Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Unione Europea. Il lungo, estenuante e tardivo negoziato tra le parti è saltato. L’Eurogruppo ha chiuso le porte al governo greco a causa di un referendum. Lo scenario della fuoriuscita della Grecia dall’euro è diventato realistico. Ciò che per anni ci era stato raccontato come “impensabile” e “fuori dalla realtà” è ora pensabile e persino dietro l’angolo: l’euro può essere dismesso o dall’euro si può essere “espulsi”. A dire il vero, per l’establishment politico-finanziario internazionale lo scenario era da tempo tutt’altro che “impensabile”. Difficile prevedere i…
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