L’altra faccia del coronavirus: curare l’infodemia, tra scienza, politica e media

(Uscito, con altri titoli, su “l’Adige”, 10 febbraio 2020; “Alto Adige”, 11 febbraio 2020 – Pubblicato su questo sito l’11 febbraio 2020) – La crisi innescata dal coronavirus ha una doppia faccia: quella di un virus che colpisce l’equilibrio biologico del corpo umano; e quella che riguarda l’equilibrio socio-culturale della vita collettiva. Da scienziato socio-politico la mia attenzione si concentra sulla seconda. E trovo conforto nell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha messo in circolazione un neologismo che fa riflettere sulla “società dell’informazione”: “infodemia”, abbondanza di informazioni che rende difficile al cittadino distinguere quelle accurate e quelle no. L’OMS coglie un aspetto del problema, e pone l’accento sull’informazione, sul mondo dei media. Trascura però il mondo della scienza e quello della politica. Invece è da tutti e tre questi mondi interdipendenti che arriva in-accuratezza, e pure confusione e incertezza. Tre esempi dalla cronaca di questi giorni per meditare su: 1)…

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Oxfam, Davos e i don Chisciotte

(Uscito, in versioni leggermente diverse, su “Alto Adige” del 24 gennaio 2020 e “l’Adige” del 25.gennaio 2020 – Pubblicato su questo sito il 25 gennaio 2020) – Scena 1. Il nuovo Rapporto Oxfam, appena uscito, dice che le diseguaglianze galoppano. Nel 2019, poco più di 2000 “Paperoni” possiedono un patrimonio che supera quello di 4 mld e mezzo di persone: la concentrazione della ricchezza acuisce il divario tra ricchi e poveri a livello mondiale, che è aumentato rispetto al 2018. La situazione non è diversa in Italia, dove nell’ultimo ventennio la ricchezza dei più ricchi (1% della popolazione) è cresciuta di quasi 8 punti percentuali, mentre quella del 50% dei più poveri è diminuita di oltre 35 punti. Scena 2. Dal 21 al 24 gennaio a Davos (Svizzera) si terrà la 50° edizione del World Economic Forum (WEF). I grandi della terra, della finanza e dell’economia, della politica e della…

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Moderazione e radicalità in politica

(Uscito su “l’Adige”, 8 gennaio 2020; “Alto Adige”, 2 gennaio 20120 – Pubblicato su questo sito il l’11 gennaio 2020) – Oggi la politica confonde la necessità di moderare toni e linguaggio del discorso pubblico con la moderazione dei contenuti e delle scelte della politica. La prima cosa è segno di civiltà, del confronto e della tolleranza nell’arena della libertà e legittimità democratica; la seconda, invece, è cifra di una cultura politica che tende a chiudere o annullare il campo delle soluzioni alternative ai problemi della società. Un esempio, tra tanti, preso dalla cronaca politica italiana: nelle scorse settimane si è assistito a dure polemiche sulla riforma del Mes (l’accordo europeo “salva Stati) tra maggioranza (specie Pd) e opposizioni (Lega e Fratelli d’Italia in testa). Il ministro dell’Economia Gualtieri (Pd) ha accusato la Lega e Salvini di fare <<una campagna terroristica per spaventare le persone>>. Si riferisce ai toni o…

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Berlino 1989-2019: “Noi siamo il Popolo”. Cosa nasconde il crollo del Muro

(Uscito, in versione leggermente diversa, su “l’Adige”, 18 novembre 2019 – Pubblicato su questo sito il 21 novembre 2019) – Caduta del Muro di Berlino: evento simbolico della nostra età, catalizzatore di trasformazioni del mondo contemporaneo. Ha portato a società e culture della politica che, dopo l’”attimo fuggente”, sono diventate difficili da trattare con gli schemi del “secolo breve”: oggi una politica in movimento disorienta osservatori, esperti e cittadini. Con la caduta del Muro, nella politica erompono mutamenti profondi: tramontano il mondo e le ideologie bipolari novecentesche (“mondo libero” vs. “mondo sovietico”) e si affermano nuovi orientamenti contrapposti (globalismo e fine dei territori vs. comunitarismo e ritorno dei territori); lo Stato come fonte prima di autorità e di diritto, come regolatore dell’economia e del welfare, cede il passo al mercato-potere; s’accelerano l’integrazione e l’allargamento dell’unione Europea, tornano a lievitare sentimenti nazionali; esplodono i flussi migratori verso e dentro l’Europa e…

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La polis e l’ecologia. Natura madre e matrigna tra scienza, politica e opinione pubblica

(Uscito, in versione leggermente diversa e con altro titolo, su “l’Adige”, 4 novembre 2019 – Pubblicato su questo sito il 6 novembre 2019) – Di cosa parliamo quando parliamo di catastrofi naturali e di cambiamenti climatici? Di molte cose diverse. Ostracizzare i dubbi e gli interrogativi non aiuta il cittadino a capire la portata dei problemi, a diventare più consapevole e responsabile. Di più: l’ecologia è una questione della polis che deve fare i conti con la natura – madre e matrigna, direbbe il poeta di Recanati. E noi?    Un anno fa, Vaia. Una tempesta di vento flagella mezza Europa, colpisce il nord-est d’Italia, a partire dal Trentino e dall’Alto Adige. Abbiamo assistito ai doverosi riti comunitari del dolore e del ringraziamento destinato agli operatori dei soccorsi. Non è mancata l’attenzione pubblica e mediatica, che ha allargato il discorso alla questione del cambiamento climatico, forte di un rilancio di…

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Democrazia, Stato e indipendentismo. Diritto e potere nel conflitto ispano-catalano oggi

Uscito, in versione diversa e con altro titolo, su “l’Adige” del 12 novembre 2019 e l’”Alto Adige” del 14 novembre – Pubblicato su questo sito il 3 novembre 2019, aggiornato il 13 novembre 2019 – 2019, novembre. La Spagna ha votato. Per la quarta volta in quattro anni: neanche l’Italia della Prima Repubblica era arrivata a tanto. Formare una maggioranza di governo resta un rompicapo, insolubile con lo schema centro-destra v. centro-sinistra. Sui risultati ha pesato la questione catalana, che divide e disorienta la Spagna intera: il Partito Socialista, prima forza ma in calo, a parole, sostiene il dialogo con gli indipendentisti, adombra soluzioni federaliste; Podemos, che perde seggi, non è contrario a un referendum sull’autodeterminazione della Catalogna; il Partito Popolare, in forte rimonta, minaccia la sospensione dell’autonomia catalana; l’estrema destra di Vox, che clamorosamente raddoppia e più i suoi seggi, punta a smantellare ogni autonomia regionale, a mettere fuori…

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Mondo Nuovo, Terzo Mondo, Mondo Guasto. Dov’è il nuovo umanesimo per le migrazioni di massa?

(Uscito, in versione leggermente diversa e con altro titolo, su “l’Adige” e “Alto Adige” del 23 settembre 2019 – Pubblicato su questo sito il 25 settembre 2019) – Gli Stati europei sono alla ricerca di un accordo sul ricollocamento dei migranti. Si vuole che l’Italia, dopo la “stagione salviniana”, ritorni ai porti aperti. Ma in Europa non mancano porti chiusi, frontiere chiuse o semichiuse, “respingimenti” persino tra quegli Stati che oggi si dicono disponibili all’accordo (Francia, Germania, Spagna), non solo tra quelli indisponibili (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Slovenia). Il 23 settembre al mini-vertice di La Valletta tra Germania, Francia, Italia e Malta è stato raggiunto un compromesso. Le sue implicazioni e la sua operatività effettiva saranno da valutare di fronte ai casi che si verificheranno. Ma sappiamo già ora che si è rimasti, come era negli intenti del summit, dentro il perimetro della politica emergenziale. Intanto, al canale…

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Migrazioni, governi, Unione Europea. Attenzione alla democrazia guercia

(Uscito, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “l’Adige”, 2 settembre 2019 – Pubblicato su questo sito il 3 settembre 2019) – Traffico. Palazzo Chigi: Conte va e Conte viene. Governo: esce la Lega, entra il PD, resta il M5S. Conte II: «Un governo di discontinuità», parola di Zingaretti; «Non rinneghiamo il lavoro fatto», parola di Di Maio. Quanto valgono le parole di politici e governi in tempi di rocamboleschi, repentini e indigesti voltafaccia? Ad esempio, sulla questione migratoria. Traffico di barconi e navi. Scomparso dalle prime pagine, nel Mediterraneo è invece sempre intenso: centinaia di persone recuperate e trasportate dalle imbarcazioni Ong; decine i morti e dispersi; i ministri 5 Stelle ora firmano i divieti di sbarco voluti da Salvini; Paesi europei più disponibili ad accogliere migranti; navi Ong pronte a fare rotta su porti ieri irraggiungibili, come se oggi la Germania fosse meno distante da Lampedusa.…

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Pd, una crisi che viene da lontano. Proprio niente da imparare da una vecchia scommessa socialdemocratica?

(Pubblicato, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “Mondoperaio”, n. 7-8, 2018 – Pubblicato su questo sito il 30 agosto 2019) – «Scendere sotto la soglia del 20% sarà la fine della sinistra». Così Gian Enrico Rusconi dichiarava alla stampa pochi giorni prima del voto del 4 marzo. Per quanto l’asticella del fallimento fissata da Rusconi fosse generosamente bassa, il Pd non ce l’ha fatta a superarla, nemmeno se ai suoi voti si sommano quelli dei neo-nati Liberi e Uguali. Il tracollo del Pd alle elezioni è fuori discussione, e a suo modo anche il risultato deludente di LeU. La diaspora piddina ha ucciso la sinistra o quel che di essa restava? Il segretario uscente del Pd ed ex presidente del Consiglio Renzi è stato in prima linea in questa débâcle. Ma tutto ciò non esaurisce la storia e le ragioni di questa acuta crisi della sinistra. La…

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Migranti, naufragio della coscienza europea

(Uscito su “l’Adige”, 2 agosto 2019 – Pubblicato su questo sito il 3 agosto 2019) – Abbiamo politici pronti a salire su una nave attraccata per verificare e denunciare l’eventuale cattivo stato di migranti recuperati nel Mediterraneo da una nave ONG: è accaduto poche settimane fa. Ma non abbiamo politici che si mobilitano per chiedere conto di migranti dispersi a largo delle coste libiche, pochi giorni fa. Questo il doppio fotogramma che sembra suggerire cosa politicamente rende e cosa no: tifare per la “disobbediente umanitaria” Rackete, capitana della Sea Watch 3, funziona; preoccuparsi e interrogarsi sulle decine di dispersi dai barconi affondati al largo di Al Khoms (Libia), no. I media hanno giganteggiato a lungo notizie e commenti su dove, come e quando dare sbarco a migranti messi in salvo e assistiti su una nave, ma hanno tenuto ai margini dell’attenzione pubblica decine di migranti morti e dispersi, e voltato…

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