politica anti-sistema Archivi - Pagina 2 di 4

Primo piano

Migrazioni, governi, Unione Europea. Attenzione alla democrazia guercia

Gaspare Nevola 03/09/2019 No Comments accordi di Dublino Ansa Bruxelles consensus Commissione Ue Conte I Conte II cultura dei diritti-doveri cultura dei favori decreti sicurezza democrazia democrazia guercia Di Maio distribuzione dei migranti DwNews élites e contro élites famiglie ideologiche favori e minacce geopolitica Germania governi governo Conte governo giallo-rosso rosè governo giallo-verde guerra civile europea guerra fredda Lampedusa Lega libertà M5S Mattarella Mediterraneo mezzi di informazione migrazioni Minniti Oettinger ONG opinione pubblica patron e clientes PCI PD politica anti-sistema politica di potenza politica internazionale politica pro-sistema politicizzazione Ue populismo porti chiusi potere Salvini sovranismo Stati Uniti Swr traffico migranti unione europea Zingaretti

(Uscito, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “l’Adige”, 2 settembre 2019 – Pubblicato su questo sito il 3 settembre 2019) – Traffico. Palazzo Chigi: Conte va e Conte viene. Governo: esce la Lega, entra il PD, resta il M5S. Conte II: «Un governo di discontinuità», parola di Zingaretti; «Non rinneghiamo il lavoro fatto», parola di Di Maio. Quanto valgono le parole di politici e governi in tempi di rocamboleschi, repentini e indigesti voltafaccia? Ad esempio, sulla questione migratoria. Traffico di barconi e navi. Scomparso dalle prime pagine, nel Mediterraneo è invece sempre intenso: centinaia di persone recuperate e trasportate dalle imbarcazioni Ong; decine i morti e dispersi; i ministri 5 Stelle ora firmano i divieti di sbarco voluti da Salvini; Paesi europei più disponibili ad accogliere migranti; navi Ong pronte a fare rotta su porti ieri irraggiungibili, come se oggi la Germania fosse meno distante da Lampedusa.…

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Saggi

Pd, una crisi che viene da lontano. Proprio niente da imparare da una vecchia scommessa socialdemocratica?

Gaspare Nevola 30/08/2019 1 Comment 30 gloriosi anni '30 anni '70 anni '80 astensionismo beni privati beni pubblici Bersani Beveridge Blair capacities capitalismo compromesso socialdemocratico crescita crisi del Pd crisi petrolifere crollo Wall Street cultura politica Dahrendorf DC demo-oligarchie democrazia liberale democrazia sociale democrazie elettorali diritti di cittadinanza diseguaglianze Ds economia sociale di mercato egemonia elezioni elezioni 4 marzo elezioni europee 2014 élites e masse entitlements establishment età liberale fine compromesso socialdemocratico Giddens guerra tra poveri immigrazione Internazionale Keynes Laburisti lavoro e capitale Lega di Salvini LeU liberali M5S malessere democratico mercato Mitterand New Deal Novecento partiti patto liberal-socialista PCI PD Pds politica anti-sistema politica pro-sistema politiche austerità populismo post-democrazie Reagan redistribuzione Renzi rigore finanziario rivoluzione neo-liberale Rusconi Schmitter Schroeder secondo dopoguerra Sen sinistra sinistra di governo sinistra pro-sistema socialdemocrazia socialismo socialisti Spd story-telling Thatcher Trattato di Maastricht unione europea vite di scarto welfare state

(Pubblicato, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “Mondoperaio”, n. 7-8, 2018 – Pubblicato su questo sito il 30 agosto 2019) – «Scendere sotto la soglia del 20% sarà la fine della sinistra». Così Gian Enrico Rusconi dichiarava alla stampa pochi giorni prima del voto del 4 marzo. Per quanto l’asticella del fallimento fissata da Rusconi fosse generosamente bassa, il Pd non ce l’ha fatta a superarla, nemmeno se ai suoi voti si sommano quelli dei neo-nati Liberi e Uguali. Il tracollo del Pd alle elezioni è fuori discussione, e a suo modo anche il risultato deludente di LeU. La diaspora piddina ha ucciso la sinistra o quel che di essa restava? Il segretario uscente del Pd ed ex presidente del Consiglio Renzi è stato in prima linea in questa débâcle. Ma tutto ciò non esaurisce la storia e le ragioni di questa acuta crisi della sinistra. La…

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Primo piano

Crisi di governo di mezz’estate e potere. Una partita a scacchi con tanti errori, dall’inizio alla fine

Gaspare Nevola 26/08/2019 No Comments alleanze politiche condizioni non-negoziabili Conte controllo degli apparati costituzione crisi di governo democrazia parlamentare Di Maio discorso di Conte Don Abbondio elezioni 4 marzo elezioni anticipate elezioni europee ferrea legge dell'oligarchia governo Conte governo del Presidente governo di legislatura governo di minoranza governo M5S governo M5S/Lega governo M5S/PD governo politico governo tecnico Grillo Lega legge di bilancio lotta per il potere M5S mass media Mattarella narrazioni parlamentarizzazione della crisi PD politica anti-sistema politica pro-sistema Renzi salvare il Paese Salvini sondaggi elettorali Zingaretti

(Uscito, con titolo e in versione leggermente diversa, su “l’Adige” e “Alto Adige”, 26 agosto 2019 – Pubblicato su questo sito il 26 agosto 2019) – Cominciata all’indomani del voto europeo di maggio, la crisi del governo Conte esplode l’8 agosto. Durante il suo tour vacanziero elettoralistico per le spiagge d’Italia, Salvini, il vice-premier leghista, chiede con impeto elezioni anticipate a ottobre; la sua motivazione è l’impossibilità per la Lega di continuare con un “governo dei noi” alimentato dal M5S e avallato del premier Conte. La richiesta, piaccia o meno, è politicamente legittima, anche secondo le regole di una democrazia parlamentare come la nostra: se pure incongrua con il dettato costituzionale, non sfugga quante volte la Costituzione è stata rimodellata dalla vita politica e dalle interpretazioni, a destra e a manca, giocando la “lettera” contro lo spirito della Costituzione e viceversa. La motivazione salviniana, invece, è grossolana nella forma e…

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Saggi

Frammenti di un discorso politico-culturale. Il 68 nel 2018, tra democrazia di qualità e politica anti-sistema

Gaspare Nevola 25/08/2019 1 Comment '68 1968 aborto Adriano Sofri american way of life anni di piombo anni sessanta anti-autoritarismo anti-imperialismo antifascismo Augusto del Noce autorità autunno caldo beat generation Beatles Berkeley boom economico Brigate Rosse Camus capitalismo cattolici Che Guevara Chiesa civismo adattivo commissario Calabresi comunità Concilio Vaticano II conflitto sociale contestazione contro-cultura cristiani per il socialismo cultura politica DC De André democrazia democrazia disincantata diritti diritti civili diritti sociali divorzio don Mazzi Doors droghe Dylan estremismo fascismo femminismo figli dei fiori figli di papà freaks generazione '68 generazioni George Kennan giovani Giuseppe Pinelli guerra del Vietnam guerra fredda Hannah Arendt hippies ideali idealismo attivo identità identità collettive Imagine immaginazione sociologica intellettuali Italia anni '60 John Lennon Kennedy leninismo liberaldemocrazia Lotta Continua lotta politica malessere democratico Marcuse Martin Luther King marxismo mass media materialismo Mauro Rostagno movimenti sociali movimento operaio movimento studentesco musica e poesia mutamento culturale mutamento politico mutamento sociale neo-populismo democratico Norbert Elias nuova destra nuova sinistra Ordine Nuovo oriente pacifismo paranoia partecipazione PCI piazza della Loggia Piazza Fontana politica anti-sistema populismo post-materialismo potere Praga protesta protofaascisti psichedelia pubblico e privato qualità democratica Renato Curcio ribellione giovanile rivoluzione rivoluzione sessuale Rolling Stones Scuola di Francoforte sessantotto italiano società tecnocratica spiritualismo Stato stragismo teologia della liberazione teoria critica terrorismo Theodore Roszak Un ottico università Università di Pisa Università di Trento Valle Giulia valori violenza Wright Mills

(Uscito su “Società Mutamento Politica. Rivista Italiana di Sociologia”, vol. 9, n. 18, 2018 – Pubblicato su questo sito il 25 agosto 2019) – Il 1968 è una data simbolica che si riferisce a uno specifico anno ma anche, e soprattutto, ad un intero periodo storico. I caratteri identitari di questa stagione storica cambiano a seconda degli aspetti o dei contesti nazionali, politici e culturali che decidiamo di ricostruire o di ricordare. La fenomenologia del “lungo 68” si disloca su una sorprendente molteplicità di livelli: generazionale e valoriale, della mentalità e dei costumi, dell’economia, della politica e dell’ideologia. Ma dell’ultimo mezzo secolo osserviamo anche cambiamenti nella cultura politica che ha “processato” la «memoria pubblica del 68». La storiografia, la scienza politica e la sociologia non sono riuscite ad offrire letture stabili del 68. Perché? Per cercare di rispondere, in questo saggio riteniamo necessario storicizzare e periodizzare, occupandoci in particolare del…

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Popolo contro democrazia? Cronaca semiseria dell’arrivo dei barbari

Gaspare Nevola 19/08/2019 1 Comment arrivano i barbari Berlusconi democrazia oggi Di Maio elezioni 4 marzo formazione governo Forza Italia Giorgio Gaber Lega Mattarella Mounk Movimento 5 Stelle Partito Democratico people vs. democracy politica anti-sistema politica in Europa politica pro-sistema popolo contro democrazia populismo Renzi Salvini Stati Uniti Trump

(Uscito in versione e con titolo leggermente diversi su “Trentino” e “Alto Adige”, 8 maggio 2018 – Pubblicato su questo sito il 19 maggio 2019) – In un recente libro, The People vs. Democracy del politologo americano Yascha Mounk, viene rilanciata la tesi secondo la quale il problema della politica oggi sarebbe: il popolo opposto alla democrazia, ovvero «popolo contro democrazia». Come si traduce questo problema nella congiuntura politica italiana innescata dal voto del 4 marzo del 2018? Quale immagine proietta per la democrazia dei nostri tempi, quale immagine della società aperta, delle alternative tra cui i cittadini possono scegliere a chi affidare la guida del Paese? Quale ritratto di un mondo che arranca e di un mondo che avanza? Ci siamo nel bel mezzo, ed è difficile vedere bene, capire come andrà. Ma possiamo sempre riflettere. In Italia, in queste settimane post-elettorali e di formazione del nuovo governo, per…

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Primo piano

Il governo Conte, la scienza politica e il cantastorie. Una crisi tra spiagge, Parlamento e potere *

Gaspare Nevola 16/08/2019 No Comments autorità dello Stato Bachrach cantastorie cariche pubbliche Cassese Conte contratto di governo credo democratico crisi di governo Dahl De André democrazia diretta democrazia parlamentare Di Maio elezioni 4 marzo elezioni anticipate élites e contro élites Galli governo Conte governo del cambiamento governo politico governo tecnico Guilluy Lasch Lega legge di bilancio Mattarella metodo democratico mondo di sopra mondo di sotto Movimento 5 Stelle parlamentarizzazione della crisi parlamento Partito Democratico Pescara Pizzorno politica anti-sistema politica invisibile politica pro-sistema politica visibile populismo potere potere aristocratico potere democratico potere oligarchico potere plutocratico potere tecnocratico Presidente della Repubblica questione migratoria Renzi ribellione delle élites ribellione delle masse riduzione dei parlamentari Salvini Schumpeter scienza politica spiagge politiche spoils system una storia sbagliata Wright Mills

(Pubblicato su questo sito il 16 agosto 2019) – Crisi del (singolare) governo pentastellato-leghista guidato da Giuseppe Conte. Di più: fine (forse) del “governo del cambiamento”. Siamo anche, come sostiene importante parte del mondo politico e degli analisti, al tramonto definitivo della politica anti-sistema che in questi anni è emersa come alternativa di governo alle forze pro-sistema? Difficile a dirsi. Un conto sono gli auspici che ciascuno può legittimamente nutrire, altro conto è cercare di capire cosa sta accadendo nella politica di oggi, non solo in Italia, che pure è, sotto questo profilo, un caso da copertina. Ciò che possiamo dire, e lo diciamo da tempo, è che quella tra politica pro-sistema e politica anti-sistema è una vera e propria lotta per il potere e per l’egemonia politica, ancora aperta, dove gli schieramenti dei due campi sono frastagliati e misurano la loro forza: capacità di persuasione dell’elettorato e di raccolta…

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M5S-Lega: la politica anti-sistema li unisce al governo, la cultura politica li dividerà

Gaspare Nevola 09/08/2019 1 Comment Carosello centrali e periferici crisi democratica crisi democrazie liberali anni '20 cultura industrialista cultura politica leghista cultura politica pentastellata cultura post-industriale culture politiche democrazia e incorporazione democrazia sotto-sopra demonizzazione dell'avversario destra e sinistra disobbedienza civile elezioni politiche élite e massa Forza Italia governo Conte grandi opere ideologie Lega Salvini mass media materialismo e post-materialismo Movimento 5 Stelle nuovo regime partiti ed elettorati Partito Democratico politica anti-sistema politica pro-sistema potere rapporti di forza reddito di cittadinzanza terremoto elettorale 4 marzo 2019 vecchio regime

(Uscito su “Trentino”, 20 marzo 2019 e su questo sito il 20 maggio 2019 – Ripubblicato su questo sito con un nuovo titolo e in versione leggermente diversa il 9 agosto 2019) – 4 marzo, un anno fa. I cittadini italiani, con il voto e il non-voto, hanno scelto l’attuale rappresentanza parlamentare, decretato vincitori e vinti, definito le basi dei rapporti di forza tra gli schieramenti. Hanno perso i partiti di centro-sinistra e centro-destra (Pd e FI-Pdl), nell’ultimo quarto di secolo maggioritari e alternative di governo; hanno vinto una forza politica di recente origine, alla sua seconda competizione per il voto nazionale (M5S), e un partito veterano del sistema politico, con un passato di governo, ma significativamente ridisegnato quanto a offerta politica, presenza territoriale, posizionamento ideologico (Lega). Il voto del 4 marzo 2018 è stato un terremoto elettorale: l’abbiamo detto tutti. Ma cosa ci ha detto sulla politica italiana? Dalle…

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Le democrazie sotto-sopra. Brexit non è stata un fulmine a ciel sereno

Gaspare Nevola 31/07/2019 No Comments analisi del voto Brexit capitalismo centri e periferie cleavages Dahrendorf democrazie sotto-sopra destra e sinistra diseguaglienze élite e massa Erasmus esclusione sociale fratture politiche jet society leave o remain massmedia parlamenti periferie culturali politica anti-sistema politica pro-sistema referendum sopra e sotto ultimi e penultimi unione europea vecchi e giovani

(Uscito su “Trentino”, 20 luglio 2017; “Alto Adige”, 20 luglio 2017 – Pubblicato su questo sito il 31 luglio 2019) – Mentre le vicende turche di questi giorni ci rammentano quanto sia difficile costruire un regime democratico, è istruttivo guardare dentro le nostre democrazie, e scoprire come siano diventate “democrazie sotto-sopra”. La politica fatta di destra e sinistra è ormai quasi irriconoscibile. È una regressione della cultura politica. Tornare sulla Brexit può servire a capire pure queste trasformazioni della politica e delle fratture sociali, economiche e culturali delle nostre democrazie. Shakespeare permettendo, all’inizio era: “To leave or to remain? That is the question”. Uscire dall’Unione Europea o restarci? I britannici sono stati chiamati a scegliere, cosa che è possibile avvenga in una democrazia; e hanno scelto, esercitando la loro libertà, come è previsto in democrazia – nel pieno rispetto dei costumi costituzionali. Va anche sottolineato che, a dispetto delle aspettative,…

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Trump, crisi dell’ordine internazionale liberale e politica anti-sistema

Gaspare Nevola 18/07/2019 1 Comment Blair Bretton Woods Bush jr.cause e sintomi Cina crisi politica elezioni americane élites e contro élites fatti e norme geopolitica guerra d'Iraq IMF interessi nazionali liberaldemocrazia multipolarismo Nato nuovo ordine internazionale Obama ONU ordine internazionale liberale Piano Marshall politica anti-sistema politica internazionale populismo potenze macroregionali Putin rifacimento della politica Russia Stati Uniti Trump unipolarismo valori universali World Bank

(Uscito in versione leggermente diversa e con altro titolo su “l’Adige” e “Alto Adige”, 7 novembre 2018 – Pubblicato su questo sito il 18 luglio 2019) – Il quadro nella sostanza non è mutato: aggiornate ai tempi, le riflessioni sul rifacimento dell’ordine internazionale fatte alcuni mesi fa possono qui di seguito essere riproposte. Il 6 novembre gli Americani rinnovano il Congresso. Le elezioni di mid-term ci diranno della forza della Presidenza Trump, del peso elettorale di due anni di clamorose manifestazioni pubbliche ispirate dal Partito Democratico contro Trump, se si andrà o no all’impeachment del Presidente. I sondaggi danno in testa i Democratici, anche se i Repubblicani di Trump sono dati in rimonta. Per l’opinione pubblica, americana e non, è un referendum su Trump. Staremo a vedere. Ciò che sappiamo fin da ora è che sul piano istituzionale ai Democratici non basta semplicemente vincere. Attualmente i Repubblicani hanno la maggioranza…

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La democrazia: tragedia o commedia? Il (fu) governo Tsipras e l’Ue

Gaspare Nevola 12/07/2019 1 Comment BCE casa europea commedia democratica crisi della democrazia crisi finanziaria greca democrazia democrazia diretta democrazia rappresentativa establishment etica della responsabilità euro FMI Grecia liberal-democrazie malessere democratico politica anti-sistema politica pro-sistema popolo populismo postdemocrazia realismo politico referendum relazioni internazionali risanamento economico tragedia democratica troika Tsipras unione europea

(Uscito in versione più breve e con altro titolo su “Trentino” e “Alto Adige”, 4 luglio 2015 – Pubblicato su questo sito il 12 luglio 2019) – Il fatto è clamoroso: la piccola e debole Grecia, in profonda crisi finanziaria ed economico-sociale, si “ribella” alle condizioni di risanamento e di aiuto finanziario indicate dalla “troika” formata da Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Unione Europea. Il lungo, estenuante e tardivo negoziato tra le parti è saltato. L’Eurogruppo ha chiuso le porte al governo greco a causa di un referendum. Lo scenario della fuoriuscita della Grecia dall’euro è diventato realistico. Ciò che per anni ci era stato raccontato come “impensabile” e “fuori dalla realtà” è ora pensabile e persino dietro l’angolo: l’euro può essere dismesso o dall’euro si può essere “espulsi”. A dire il vero, per l’establishment politico-finanziario internazionale lo scenario era da tempo tutt’altro che “impensabile”. Difficile prevedere i…

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