(Pubblicato su questo sito il 31 marzo 2021 – Uscito, con altro titolo, su “l’Adige”, 13 aprile 2021) – Negazionista, ti scomunico! Il sottotitolo di questo articolo potrebbe essere: nagazionismo e crociate a proposito di virus, vaccini, scienza e discussione pubblica. Vediamo di cosa si tratta. Un libro pubblicato da un piccolo editore di Bergamo, intitolato “Strage di Stato”, che in pochi giorni è arrivato alla terza tiratura, ha sollevato un polverone di polemiche e, soprattutto, durissimi attacchi ai suoi autori e alle loro tesi. Non farò i nomi degli autori, un medico e un magistrato, né del noto ed accreditato procuratore della Repubblica che ne ha firmato la prefazione: la mia è una scelta deliberata; il lettore, seguendo il mio argomento, capirà il perché di questa scelta (se curioso, li potrà trovare senza difficoltà su internet). Se già il titolo del libro è indubbiamente forte, forse lo è ancora…
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Democrazia e paura di esprimere le proprie idee
(Pubblicato su questo sito il 6 settembre 2020 – Uscito, in versione e con titolo diversi, su “l’Adige” e “Alto Adige”, 4 settembre 2020) – Pur in affanno, le società occidentali liberaldemocratiche, anche l’Italia, non sono assimilabili alla Cina, Russia o Turchia; sono inconfrontabili con la Cina, la Turchia o i regimi sovietici di un tempo. Prendiamo ad esempio la libertà di opinione e di espressione. Dalle nostre parti, si vive nel “mondo libero”. Lo apprendiamo fin da ragazzini, a scuola; possiamo scegliere quali giornali leggere, abbiamo una stampa, con tutti i suoi limiti, libera e plurale; scegliamo i nostri programmi televisivi, radio, film, libri, musica, social e siti. Anche sotto le limitazioni-da-pandemia, troviamo modo di riunirci, di discutere insieme, partecipare a manifestazioni o a mobilitazioni di protesta, e bene o male andiamo pure a votare. Abbiamo talmente acquisito questi aspetti del nostro vivere sociale e politico, che ricordarli pare…
Continua a leggere Democrazia e paura di esprimere le proprie ideeTrappole del coronavirus. Le scelte pubbliche tra sicurezza e libertà
(Pubblicato su questo sito il 15 aprile 2020 – La Scena Prima è uscita, in versione parziale e diversa, sul “Corriere del Veneto” e sul “Corriere di Verona” il 15 aprile 2020) – Convivere con il virus. Questo sembra il quid che dovrà caratterizzare la tanto attesa “fase 2”, con una data d’inizio ancora mobile e una durata indefinita. Ogni singola persona e la società nel suo insieme dovranno imparare cosa significa convivere con il coronavirus, come conviverci nella vita di tutti i giorni, tra lavoro e famiglia, tra svago e relazioni umane, sociali. Avremo nuove regole di condotta e norme per orientarci. Definirle non è cosa semplice, e vede all’opera una varietà di soggetti, con le loro domande e le loro risposte. A ciascuno è richiesto un impegno secondo “scienza e coscienza”. Dovremo mobilitare i saperi, i poteri, i diritti e doveri; scienza, politica ed etica diranno “perché sì”…
Continua a leggere Trappole del coronavirus. Le scelte pubbliche tra sicurezza e libertàL’altra faccia del coronavirus: curare l’infodemia, tra scienza, politica e media
(Uscito, con altri titoli, su “l’Adige”, 10 febbraio 2020; “Alto Adige”, 11 febbraio 2020 – Pubblicato su questo sito l’11 febbraio 2020) – La crisi innescata dal coronavirus ha una doppia faccia: quella di un virus che colpisce l’equilibrio biologico del corpo umano; e quella che riguarda l’equilibrio socio-culturale della vita collettiva. Da scienziato socio-politico la mia attenzione si concentra sulla seconda. E trovo conforto nell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha messo in circolazione un neologismo che fa riflettere sulla “società dell’informazione”: “infodemia”, abbondanza di informazioni che rende difficile al cittadino distinguere quelle accurate e quelle no. L’OMS coglie un aspetto del problema, e pone l’accento sull’informazione, sul mondo dei media. Trascura però il mondo della scienza e quello della politica. Invece è da tutti e tre questi mondi interdipendenti che arriva in-accuratezza, e pure confusione e incertezza. Tre esempi dalla cronaca di questi giorni per meditare su: 1)…
Continua a leggere L’altra faccia del coronavirus: curare l’infodemia, tra scienza, politica e mediaAlla ricerca di democrazie migliori
(Uscito su “l’Adige”, 28 marzo 2019 – Pubblicato su questo sito il 20 maggio 2019) Abbiamo un problema politico serio: la ricerca di democrazie migliori si è spenta. Dovrebbe preoccupare tutti. Anche il Pd di Zingaretti. Ma vediamo di cosa si tratta. Per una lunga stagione la democrazia occidentale ha interpretato il “consenso neoliberale”. Politica, economia e politiche pubbliche “ortodosse”, dominanti dagli anni ’70 e vaticinate in Europa da Bruxelles, hanno guidato non solo governi di centro-destra ma pure di centro-sinistra. Si è così consolidata la “politica pro-sistema” caratterizzata dall’obiettivo di difendere e diffondere il sistema di vita neoliberale: i suoi modelli di produzione e distribuzione della ricchezza, di uso delle risorse materiali e immateriali, la sua cultura, i suoi valori. In coincidenza con la crisi economica iniziata nel 2007, con l’emergere di problemi migratori epocali e l’incapacità a porvi rimedio, il consenso popolare al sistema neoliberale oggi è calante…
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