Diritti fondamentali dell’uomo, green pass, vaccino. Questo è il tema. Cosa ci dice a proposito del rapporto tra maggioranza, minoranze e giustizia in una democrazia sotto il Regno del Covid? L’ordine politico non si basa solo sulla forza o sulla convenienza. Il potere che lo organizza è limitato dal diritto: a quest’ultimo spetta il compito di giustificare ciò che si può fare e identificare ciò che non si deve fare anche se si può fare o si sarebbe in grado di fare. Tramite il diritto, la politica si fa carico di governare secondo principi di giustizia. A tal fine, il diritto deve però essere esso stesso “al di sopra di ogni sospetto”: deve essere un “diritto giusto”. È all’interno di questo quadro che dovremmo discutere della legittimità del green pass adottato dal governo italiano come misura di contrasto della diffusione del contagio da Covid, una misura che, di fatto, introduce,…
Continua a leggere Diritti fondamentali, green pass e vaccino. Maggioranza, minoranze e giustizia in una democrazia sotto il Regno del CovidTag: Stato
Democrazia, rompicapo senza fine. A margine del conflitto ispano-catalano, silenziato e rimosso
(Uscito, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “Alto Adige” e “Trentino”, 8 novembre 2017 – Pubblicato su questo sito il 4 maggio 2020) – Novembre 2017. Da Bruxelles, dove da alcuni giorni si è rifugiato, Carles Puigdemont, presidente della Catalogna destituito dallo Stato spagnolo, si è dichiarato di fatto perseguitato politico, rigettando l’accusa per reati costituzionali o del codice penale spagnoli. A suo modo, in maniera indiretta e ancora contraddittoria, alla fine, Puigdemont è arrivato al cuore della crisi ispanico-catalana. Intervistato da una televisione belga lo scorso 3 novembre, ha dichiarato: «Siamo incriminati per aver adempito al mandato per il quale siamo stati legittimamente e legalmente eletti». Ossia, le autorità catalane intendono realizzare quanto proclamato nella campagna elettorale da cui sono usciti vincitori i partiti indipendentisti e mantenere le promesse fatte da partiti costituzionalmente riconosciuti, legali e legittimi, agli elettori e dagli elettori premiati alle urne, ossia:…
Continua a leggere Democrazia, rompicapo senza fine. A margine del conflitto ispano-catalano, silenziato e rimossoBerlino 1989-2019: “Noi siamo il Popolo”. Cosa nasconde il crollo del Muro
(Uscito, in versione leggermente diversa, su “l’Adige”, 18 novembre 2019 – Pubblicato su questo sito il 21 novembre 2019) – Caduta del Muro di Berlino: evento simbolico della nostra età, catalizzatore di trasformazioni del mondo contemporaneo. Ha portato a società e culture della politica che, dopo l’”attimo fuggente”, sono diventate difficili da trattare con gli schemi del “secolo breve”: oggi una politica in movimento disorienta osservatori, esperti e cittadini. Con la caduta del Muro, nella politica erompono mutamenti profondi: tramontano il mondo e le ideologie bipolari novecentesche (“mondo libero” vs. “mondo sovietico”) e si affermano nuovi orientamenti contrapposti (globalismo e fine dei territori vs. comunitarismo e ritorno dei territori); lo Stato come fonte prima di autorità e di diritto, come regolatore dell’economia e del welfare, cede il passo al mercato-potere; s’accelerano l’integrazione e l’allargamento dell’unione Europea, tornano a lievitare sentimenti nazionali; esplodono i flussi migratori verso e dentro l’Europa e…
Continua a leggere Berlino 1989-2019: “Noi siamo il Popolo”. Cosa nasconde il crollo del MuroFrammenti di un discorso politico-culturale. Il 68 nel 2018, tra democrazia di qualità e politica anti-sistema
(Uscito su “Società Mutamento Politica. Rivista Italiana di Sociologia”, vol. 9, n. 18, 2018 – Pubblicato su questo sito il 25 agosto 2019) – Il 1968 è una data simbolica che si riferisce a uno specifico anno ma anche, e soprattutto, ad un intero periodo storico. I caratteri identitari di questa stagione storica cambiano a seconda degli aspetti o dei contesti nazionali, politici e culturali che decidiamo di ricostruire o di ricordare. La fenomenologia del “lungo 68” si disloca su una sorprendente molteplicità di livelli: generazionale e valoriale, della mentalità e dei costumi, dell’economia, della politica e dell’ideologia. Ma dell’ultimo mezzo secolo osserviamo anche cambiamenti nella cultura politica che ha “processato” la «memoria pubblica del 68». La storiografia, la scienza politica e la sociologia non sono riuscite ad offrire letture stabili del 68. Perché? Per cercare di rispondere, in questo saggio riteniamo necessario storicizzare e periodizzare, occupandoci in particolare del…
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