(Uscito, in versione leggermente diversa e con altro titolo, su “l’Adige”, 21 Maggio 2020; “Alto Adige”, 27 maggio 2020 – Pubblicato su questo sito il 21 maggio 2020) – Sotto la minaccia del coronavirus, per convinzione o paura, alla fine ci si è riconosciuti in una sentenza più imperativa di qualsiasi comandamento, religioso o secolare che sia: la salute prima di tutto! Ovunque, con tempistiche diverse, dagli Stati Uniti alla Cina, in Europa i “nordici” come i “mediterranei”; in tutta Italia, quale che sia la regione, lo sviluppo economico o la mentalità. Dal Brennero a Capo Passero, maggioranza e opposizioni, imprese e sindacati, occupati o mal-occupati, dal mondo della scuola a quello del calcio, passando per i bar. Al più, sembrava ci si dividesse su dettagli, sugli accenti. Solo piccole minoranze avevano da ridire sulle limitazioni alle attività lavorative o alla socialità, alle libertà personali e del divertimento. Così per…
Continua a leggere PdE e PdS. Nuovi poli politici del coronavirus 2, la “ripartenza”?Tag: Tocqueville
Il decreto “Io sto a casa”, i “polli” e i veri stupidi. L’ora dei doveri verso la comunità
(Uscito, in versione diversa e con altro titolo, su “L’Adige” e “Alto Adige” del 17 marzo 2020 – Pubblicato su questo sito il 12 marzo 2020) – Italia inquieta, siamo al coprifuoco. È l’ora dei doveri morali e della responsabilità collettiva. Per proteggersi l’un l’altro, per proteggere gli altri oltre se stessi. Contro il diffondersi epidemico del virus, invisibile e minaccioso. Il buon senso cerca di accordarsi con la scienza sobria, onesta e forte della sua modestia, che nel riconosce i suoi limiti si rafforza. Il buon senso, seppur tardivamente, arriva pure alla politica. Guai tradire il buon senso, come troppi hanno fatto in ogni dove, esprimendo una cultura presuntuosa che schernisce la semplice ma legittima paura di qualcosa che non si conosce: la paura di un virus sfuggente, che non si lascia ingabbiare. Guai a tradire il buon senso quando si tratta di fare scelte difficilissime, costose su molti…
Continua a leggere Il decreto “Io sto a casa”, i “polli” e i veri stupidi. L’ora dei doveri verso la comunitàIl “governo delle novità” tra M5S e PD. E la politica anti-sistema vs. politica pro-sistema?
(Uscito, in versione diversa e con altro titolo, su “Alto Adige del 13 settembre 2019, “l’Adige” del 14 settembre 2019 – Pubblicato su questo sito il 13 settembre 2019) – Il Conte II è nato. Formato da M5S e PD, nemici giurati che fino all’altro ieri proclamavano “mai un governo insieme”. Un tempo, per fare una cosa del genere, occorrevano anni di elaborazione politico-ideologica e programmatica: si pensi alla nascita del centro-sinistra negli anni ’60 o al tentativo (abortito) del “compromesso storico” tra la DC di Moro e il PCI di Berlinguer. Sarà perché oggi è tutto più veloce, superficiale, liquido? Possono bastare pochi tweet e sbarellare il nemico politico, fare nuove alleanze, con l’occhio vigile sull’uomo del Quirinale, l’attuale e il prossimo. Con la benedizione di Bruxelles, l’accordo di governo tra Pd e M5S sembra riportare la politica sul tradizionale asse centrodestra vs. centrosinistra. Ma è prematuro parlare di…
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