I paese delle meraviglie Il piccolo Olmo E lo chiamarono Olmo. Ma il piccolo Olmo forse non sentì… Ma cosa importa? Oggi è solo un frammento di storia, imbalsamato negli archivi cinematografici e in balia dei venti. “Si vada avanti e si resti con i piedi per terra”: è il dettato dei nostri tempi, che si vada al mare o in montagna o che si resti in città… Dissolvenza – VIDEO Olmo entra in scena (dal film “Novecento” di Bernardo Bertolucci) (Pubblicato su questo sito il 31luglio 2024)
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Contadini, trattori e inattualità.Ma anche Nietzsche, Müntzer e Bloch, e la storia
Il paese delle meraviglie Contadini, trattori e inattualità. Ma anche Nietzsche, Müntzer e Bloch, e la storia “Osserva il gregge che pascola dinnanzi a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi; salta intorno, mangia, riposa, digerisce, salta di nuovo, e così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere e con la sua pena al piuolo, per così dire, dell’attimo, e perciò né triste né annoiato. Vedere tutto ciò è molto triste per l’uomo poiché egli si vanta, di fronte all’animale, della sua umanità e tuttavia guarda con invidia la felicità di quello — giacché egli vuole soltanto vivere come l’animale né tediato né addolorato, ma lo vuole invano, perché non lo vuole come l’animale” (1). Ma davvero? Troppa sicurezza nel sostenere che Nietzsche abbia preso un granchio? Ma seppur non avesse preso un granchio intero, ma sola una delle…
Continua a leggere Contadini, trattori e inattualità.Ma anche Nietzsche, Müntzer e Bloch, e la storiaLa storia, magister vitae che dorme nel fondo dei Sand Creek
Il paese delle meraviglie La storia, magister vitae che dorme nel fondo dei Sand Creek. Piccola antropologia politica della convivenza tra diversi La storia è magister vitae che dorme nel fondo dei Sand Creek. Direbbe il poeta, correggendo Cicerone con due goccioline di antropologia politica della “convivenza tra diversi”. La storia non si ripete mai allo stesso modo, lo sappiamo. Eppure, a chi ha occhi per vedere, o anche solo intravedere… Il Sand Creek è un corso d’acqua, affluente del fiume Arkansas. Scorre nell’odierna Contea di Kiowa, nel Colorado. Lì, il 29 novembre del 1864, mentre gli uomini erano impegnati nelle battute di caccia ai bisonti che costituivano primaria fonte di sussistenza delle comunità indigene, 600 persone di etnia Cheyenne e Arapaho, essenzialmente donne, bambini e vecchi, vennero colti di sorpresa e attaccati dall’esercito degli Stati Uniti. Nonostante i trattati di pace tra i capi delle comunità locali…
Continua a leggere La storia, magister vitae che dorme nel fondo dei Sand CreekUn fiore in un bicchiere. Piccola antropologia politica sulla società iper-parlante
Il paese delle meraviglie Un fiore in un bicchiere. Piccola antropologia politica sulla società iper-parlante « (…) tu non devi lasciarti sedurre da una certa somiglianza che è, per esempio, tra il tuo linguaggio e quello degli oratori. Sì: anch’essi, gli oratori, ingrandiscono e impiccioliscono ciò che loro piaccia, e adoperano, quando loro piace, una parola che dipinga invece di un’altra che indichi. Ma la differenza è che essi fanno ciò appunto quando loro piace e di quello che loro piaccia. Tu no, fanciullo: tu dici sempre quello che vedi come lo vedi. Essi lo fanno a malizia! Tu non sapresti come dire altrimenti; ed essi dicono altrimenti da quello che sanno che si dice. Tu illumini la cosa, essi abbagliano gli occhi. Tu vuoi che si veda meglio, essi vogliono che non si veda più. Il loro insomma è il linguaggio artifiziato d’uomini scaltriti, che si propongono di rubare la volontà ad altri uomini non…
Continua a leggere Un fiore in un bicchiere. Piccola antropologia politica sulla società iper-parlanteSole nel tramonto di Raqqa, e un cappuccio rosso
Il paese delle meraviglie Curva di sole nel tramonto di Raqqa, e un cappuccio rosso. Favole e dolori di libertà Niente da aggiungere a questa canzone e a questo video. Se non che… Che la libertà è una cosa seria, che lacera. E che qui si parla di altri, di altri lontani, a noi persino estranei. Noi no. No, noi noi… Da noi la libertà abbonda. Per fortuna, che fortuna! Nel nostro pezzo di mondo la troviamo bella e servita anche nelle vetrine, e persino a pochi spiccioli. E, oltretutto, sappiamo bene come prendercene cura, come difenderla… che poi mica abbiamo il problema dei mitra che sporcano di sangue i nostri vestiti, lindi… e siamo liberi di sceglierne i colori e gli accostamenti e di cambiarli con dei nuovi, che ci bastano pochi clic su internet… senza che la strada ci terremoti sotto i piedi. E sì, la…
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Il paese delle meraviglie L’Ultimo Spettacolo Grazie alla beneficenza del Dottor Chi questa sera ci sarà uno spettacolo sui trampolini Ci saranno tutti i suoi colleghi oni e ini e tanta umanità varia Che scena vederli alla fine tutti in Fiera! Tra uomini a cavallo, cerchi e giarrettiere vederli passare tutti insieme attraverso una botte senza fondo e tra le fiamme In questo modo il Dottore sfiderà gli Universi tutti e l’Immensità! Il celebre Dottore si esibirà sabato sera a Piazza Vittorio dove I Triangoli intratterranno con acrobazie il vasto pubblico. A seguire il Dottore darà spettacolo, simultaneamente, a Campo de’ Fiori e a Porta Vescovi dove I Rotondi e I Quadrati balleranno e canteranno per la gioia di tutti. Non fate tardi, è la sera del Tardis! Lo spettacolo non sarà secondo a nessuno E naturalmente il Dottore ballerà il valzer La banda inizierà a suonare alle sei…
Continua a leggere L’Ultimo SpettacoloLacrime in paradiso. Orme su spiagge dimenticate
Il paese delle meraviglie Lacrime in paradiso. Orme su spiagge dimenticate Gelava il cuore la foto del bimbo siriano sulla spiaggia, lambito dalle onde… Pareva essersi addormentato sul bagnasciuga, calzoncini blu e maglietta rossa, scarpette senza calzini – come conviene d’estate… Un bimbo che abbiamo perso per sempre. Come altri con lui. Come altre persone che, un giorno, zainetto o no sulle spalle e passi sulle gambe, sono andate per un altro viaggio. Dalle foto, le linee di un viso che sfuma nelle ombre dei ricordi, che possiamo scuotere ma che non si ridesta, fisso nel sonno di sogni non più raccontati al mattino… Foto che forse turbano per un momento, ma la nostra coscienza ha bisogno di dormire pur essa, e resta paralizzata, stordita da pensiero di voler fare qualcosa: un gesto, una parola che riacciuffi il senso di una vita. Non a marzo o a novembre, come suggerirebbe…
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