Sole nel tramonto di Raqqa, e un cappuccio rosso

Il paese delle meraviglie

 

Curva di sole nel tramonto di Raqqa, e un cappuccio rosso.

Favole e dolori di libertà

 

Niente da aggiungere a questa canzone e a questo video. Se non che… Che la libertà è una cosa seria, che lacera. E che qui si parla di altri, di altri lontani, a noi persino estranei. Noi no. No, noi noi… Da noi la libertà abbonda. Per fortuna, che fortuna! Nel nostro pezzo di mondo la troviamo bella e servita anche nelle vetrine, e persino a pochi spiccioli. E, oltretutto, sappiamo bene come prendercene cura, come difenderla… che poi mica abbiamo il problema dei mitra che sporcano di sangue i nostri vestiti, lindi… e siamo liberi di sceglierne i colori e gli accostamenti e di cambiarli con dei nuovi, che ci bastano pochi clic su internet… senza che la strada ci terremoti sotto i piedi. E sì, la libertà abbonda sulla bocca degli… degli…. Accidenti che non mi viene sulla bocca di chi…

Che bella cosa la nostra libertà. Bella che pare una favola bella.

 

P. S.:

Spazza tutte le foglie che l’autunno è passato

E le stelle stanno a guardare… lacrime che salgono al cielo.

VIDEO

Cappuccio rosso (Roberto Vecchioni)

TESTO

Ti penso amore mio che sei lontano
Ti penso con il mio fucile in mano
Tu forse crederai che io sia pazza
Che queste non son cose da ragazza

E invece viene un giorno nella vita
Che scegli e se non scegli l’hai tradita
E non importa se si vive o muore
Piangere gioia o ridere dolore

Questa curva di sole nel tramonto di Raqqa
Mi disegna nel cuore l’arco della tua bocca
Ho tagliato i capelli ho sfidato la rabbia
I miei giorni più belli sono lacrime e sabbia

Noi siamo di una patria senza terra
Noi siamo curdi naufraghi di guerra
È l’alba e coi compagni sto partendo
E parto e coi compagni sto cantando

Ho in me tutte le favole di un tempo
Attorno a un fuoco acceso e ora spento
E seguo il filo di una ninna nanna
Chiedendomi se ho messo il colpo in canna

C’era un drago di fuoco che sbarrava la strada
Ma non teme nemico un eroe con la spada
Ma non ho mai capito come andava a finire
Che succhiandomi il dito cominciavo a dormire

È il 29 maggio e non ho sonno
E qui c’è proprio il drago di mio nonno
Saprò stavolta come va a finire
Che non ho proprio tempo di dormire

Qui sparano li sento e non li vedo
Qui sparano e mi sa che mi hanno preso
Ma non temere amore non è niente
Mi brucia un po’ ma in fondo non si sente

Metti il pane nel fuoco, versa il vino migliore
Che ritorno tra poco è questione di ore
Spazza tutte le foglie che l’autunno è passato
Quando l’odio si scioglie che sia verde il mio prato

Se qualcuno me lo trova addosso
Riporti a casa il mio cappuccio rosso


(Pubblicato su questo sito il 23 marzo 2023)

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