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La gente parla parla parla…

Il paese delle meraviglie La gente parla parla parla…   Qualcuno dice che i dadi sono truccati Qualcuno dice che è meglio rotolare incrociando le dita Qualcuno dice che la guerra è finita Qualcuno aggiunge che i bravi ragazzi hanno perso E qualcun altro lo corregge: No, hanno vinto Qualcuno precisa che il combattimento ha dato il suo verdetto Qualcuno aggiunge che i poveri restano poveri e che i ricchi diventano più ricchi Qualcuno dice “Happy Birthday to you!” Qualcuno cerca la risposta nel vento che la sta soffiando E’ così che va, è così che si dice E questo lo sanno tutti Qualcuno dice che la barca imbarca acqua.  Qualcuno dice che i capitani hanno mentito Qualcuno parla di sentimenti strozzati, come se il padre o il cane fossero morti in quel momento E tutti parlano con le tasche E tutti vogliono la loro scatola di cioccolatini E una rosa…

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Una ‘guerra civile’ sottotraccia tra società dell’iper-fiducia e società dell’ipo-fiducia. Scienza, politica e media nella crisi covidiana

Una ‘guerra civile’ sottotraccia tra società dell’iper-fiducia e società dell’ipo-fiducia. Scienza, politica e media nella crisi covidiana   Dietro alle spalle un pescatore E la memoria è già dolore E’ già il rimpianto d’un aprile Giocato all’ombra di un cortile (F. De André)   I Lo scrivevo già tra l’inverno e la primavera del 2020. Quando stavamo entrando sotto il regno del Covid. Oggi ritorno su quella stagione, a proposito del ruolo della scienza e delle decisioni pubbliche, ammonendo gli esperti dei salotti televisivi, i politici alla “si salvi chi può” e i mass media all’arrembaggio. Ritorno su alcune delle considerazioni fatte all’epoca per due motivi principali: 1) perché tali considerazioni non erano (né sono) ispirate dalla fregola di partecipare alle contingenti polemiche di un momento, e tanto meno erano (e sono) il riflesso di una paura obnubilante o di una “crisi di nervi” dettate dal virus e foraggiatrici di…

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Tergicristalli e libertà

Il paese delle meraviglie Tergicristalli e libertà      “I tergicristalli del parabrezza schiaffeggiano il tempo… La libertà è solo una parola come le altre, se non è gratis…”. Così la canzone di Kris Kristefferson, così la cantava Janis Joplin. Forse non avevano torto… Erano altri tempi, e io ero troppo piccolo e giocavo agli indiani e cowboys… Ma poi, negli anni, qualcosa forse ho capito persino io… Ho capito che non si trattava (e non si tratta) solo di canzoni e fumetti, o, meglio, che di politica si tratta anche quando un ragazzino si perde nelle canzoni e nei fumetti, e semplicemente gioca con la “realtà” che lo circonda senza accorgersi che è pervasa da quella cosa che chiamiamo politica, che è poi è quella strambissima arte delle persone che con-vivono insieme tra diversi, ai piani alti, in quelli bassi o in quelli di mezzo, quelli dei tavoli con…

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Ai principianti assoluti, esclusivamente

Il paese delle meraviglie   Ai principianti assoluti, esclusivamente  E una mattina d’estate, ecco che un bimbo sotto il sole, tra le ondine del bagnasciuga, fisso, guarda una conchiglia verdastro striata, rilucente di mare, che gli sta innanzi. Dolce. “Ma quanto poteva essere dolce dopo… dopo cent’anni di cammino vai e vieni dal porto, quel bimbo immobile incantato e culetto a terra?” – fu il pensiero di un uomo finito lì per caso, sotto le larghe tese di un cappello che lo faceva stanco cowboy senza prateria. “Ma diavolo d’un bambino, che ci fai con sto sguardo smarrito e tentacolare su queste conchigliette perdute dal tempo?”. Il bambino con capiva, o forse le parole non gli arrivavano sommerse com’erano dai risciacqui di un mare che andava agitandosi. Ma lo smarrimento era del cowboy. Ad esempio quando gli occhi del pensiero gli cadevano su una chitarra intrespolata in un angolo, scordata…

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I gamberi marmorizzati, la scienza e noi

    I gamberi marmorizzati, la scienza e noi   Premessa  Questa è la storia dei gamberi marmorizzati. Una storia di scienza e di mistero, che getta un sorriso di ironia su tutti quegli stupidini miopi di intelletto e di buona creanza, i quali, credendo di abbracciare la ratio della scienza o di farsene portabandiera, abbracciano e agitano una mitomania della scienza. Nella loro postura, pubblica e privata, costoro finiscono spesso per mescolare presunzione e ignoranza. E così, imperversando in lungo e in largo nel mondo, riducono la scienza a una clava, mentre essa o è sottile fioretto che si destreggia e che primeggia in virtù dell’umiltà del conoscere oppure non è. Indirettamente, è quest’ultima la storia che qui racconto e ri-racconto. Dietro la storia dei gamberi marmorizzati (che ri-narro) scorre, infatti, un’altra storia (che narro) dove si guardano in faccia i giorni nostri: le vicissitudini della conoscenza scientifica impegnata…

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Pulaski di notte. Storia mezza piena e mezza vuota

Il paese delle meraviglie Pulaski di notte. Storia mezza piena e mezza vuota   Una città nella notte. Nella luce Splendidi fantasmi… Splendidi? Forse non fanno visita agli occhi, ma dondolano tra le note Al tramonto lasciano la città Chissà… Qualcuno li incontrerà prima del tramonto… Conoscevo una città del genere. Ma la sua melodia ormai era impolverata nel mio archivio DO-RE-MI-FA-SOL-LA SI. Un giorno d’inverno un fantasmino ha preso questa canzone e me l’ha dipinta davanti: una storia mezza piena e mezza vuota, che non riesce mai bene quando la si raccolta… Una cartolina da una città di notte… che è città di luce? – VIDEO Pulaski at night (Andrew Bird) – TESTO Half empty, half full Cup runneth over Horns of plenty, coffers full We’re starting over Half empty, half full Cup runneth over Horns of plenty, coffers full We’re starting over I write you a story But…

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Mare mare mare, il mare è provocazione

Il paese delle meraviglie Mare mare mare, il mare è provocazione   Gli antichi latini dicevano: “Loda il mare e tienti a terra”. Erasmo fa dire a un suo personaggio: “Che pazzia affidarsi al mare!”; Cervantes mette in bocca a Sancho Panza: “Se vuoi imparare a pregare, vai per il mare””. Elemento ostile, il mare che si proietta su scogli scoscesi, selvaggi, acuminati; che azzuffa di venti furiosi o impertinenti le coste. E’ ingannevole anche quando è dolce, docilmente adagiato, immobile, su se stesso, che manco un soffio lo increspa. Sereno e amorevole, improvvisamente si corruccia e ruggisce, tempestando su tutto ciò che incontra tutta la sua collera, come la tempesta che all’ultimo istante divide Isotta dal suo amato. Chissà perché… Il mare è superficie smossa dai blu-azzurri, dai verdi, dai turchesi, dai rossi o dorati arancioni risplendenti sotto i raggi del sole o zittiti dalle mille sfumature del grigio,…

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Vivo o son desto?

Il paese delle meraviglie Vivo o son desto?   Guardie della torre, che, addormentate o impaurite, avete lasciato entrare due persone che la soglia hanno violato per venire a vivere… Prendeteli e uccideteli!   O voi che, senza saperlo, la soglia avete varcato di questo posto vietato contro il reale decreto che ordina che nessuno osi infrangere il segreto celato tra queste rocce. Arrendetevi, o altrimenti…   O guardie di questa torre, che ci avete lasciato entrare, come potremmo rivelare un segreto che a noi resta ignoto? Liberateci, noi non vediamo… (Liberamente tratto da Calderon de la Barca, La vita è sogno) – VIDEO Vivo (Andrea Laszlo De Simone) TESTO VivoMa non ho scelta né un motivoIl mondo è un tipo irrazionaleFa come vuoleNon dà nessuna spiegazione Ti convieneCogliere il tempo che rimanePrima che smetta di bruciareDentro al tuo cuoreAnche il più piccolo idealeChe sta tremando di terrore Lo so beneLa vita è breve e…

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Io accuso… sì, j’accuse!

Io accuso… Esercizio civile e spirituale, fuori dal tempo. Ma non dalla storia   Con la debita deferenza che devo alle istituzioni. Ma anche con il rispetto che devo a tutti coloro che non trovano ascolto e a me stesso…   Io accuso… sì, j’accuse!   Accuso le classi dirigenti nazionali, ma anche quelle europee ed internazionali. Accuso governo e parlamento, corte costituzionale, corti giudiziarie e magistratura. Accuso le istituzioni sanitarie e quelle della scienza. Accuso mezzi di comunicazione di massa e intellettuali. E accuso anche i cittadini, tanti e troppi, sostenitori o facilitatori, più o meno fervidi miopi o passivi, del corso delle cose. E seminatori di odio sociale. Si poteva evitare. Già si aveva molto da fare e da pensare con un malefico virus che tutt’ora non è dato sapere come e da dove ci sia precipitato addosso. Già si aveva molto da fare e da pensare con…

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Lacrime in paradiso. Orme su spiagge dimenticate

Il paese delle meraviglie Lacrime in paradiso. Orme su spiagge dimenticate  Gelava il cuore la foto del bimbo siriano sulla spiaggia, lambito dalle onde… Pareva essersi addormentato sul bagnasciuga, calzoncini blu e maglietta rossa, scarpette senza calzini – come conviene d’estate… Un bimbo che abbiamo perso per sempre. Come altri con lui. Come altre persone che, un giorno, zainetto o no sulle spalle e passi sulle gambe, sono andate per un altro viaggio. Dalle foto, le linee di un viso che sfuma nelle ombre dei ricordi, che possiamo scuotere ma che non si ridesta, fisso nel sonno di sogni non più raccontati al mattino… Foto che forse turbano per un momento, ma la nostra coscienza ha bisogno di dormire pur essa, e resta paralizzata, stordita da pensiero di voler fare qualcosa: un gesto, una parola che riacciuffi il senso di una vita. Non a marzo o a novembre, come suggerirebbe…

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