Democrazia oggi? Riprendere il discorso sui mezzi e sui fini

Democrazia oggi? Riprendere il discorso sui mezzi e sui fini  I. Mezzi e fini L’Unione Europea è un mezzo, non un fine. Così come sono mezzi il mercato o le istituzioni della democrazia. E poi ci sono i fini: le mete per cercare di raggiungere le quali una comunità politica predispone e maneggia i mezzi “del caso”: “del caso” nel senso che ritiene adatti e coerenti per muoversi verso i fini; “del caso” nel senso che talora l’individuazione e l’approntamento di tali mezzi procedono un po’ a tentoni, non guidati da una ferrea e univoca legge della storia, da leggi della meccanica umana e sociale, da alcuna provvidenza o “spirito assoluto”, da alcuna legge del progresso o della politica, bensì emergono dal “caos” degli eventi, dalla serendipity del cerca-trova-scopri-inventa, attraverso il mescolarsi di spinte e contro-spinte in una direzione o l’altra, in discesa o in salita, dove per alcuni il…

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Sulla comunità nell’epoca liberal-democratica (Terza parte)

Sulla Comunità nell’epoca liberal-democratica. Elementi di teoria politica comunitaria (TERZA PARTE)  – TERZA PARTE: La ‘neutralità impossibile’ dello Stato costituzionale Perché occuparsi della comunità nell’epoca liberal-democratica? Secondo la filosofia politica liberale le società libere e pluralistiche del nostro tempo sono tali in quanto perseguono e realizzano un obiettivo fondamentale: dare forma a uno spazio politico-giuridico nell’ambito del quale ciascun individuo (o gruppo di individui) vede riconosciuta e rispettata la propria “concezione del bene”, senza che lo Stato e le istituzioni pubbliche in genere pongano impedimenti all’una o all’altra concezione o ne favoriscano alcuna. È, questa, l’idea che definisce il “principio di neutralità” delle istituzioni pubbliche in uno Stato di diritto costituzionale, in una democrazia pluralistica, procedurale, laica, secolarizzata e “società aperta”. Questa pretesa liberale della “neutralità” dello Stato di diritto democratico: 1) esclude l’esistenza di una concezione etico-politica preferibile rispetto ad altre e che sia condivisa; 2) affida la regolazione…

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Alla salute! Di chi? Il sorriso della dignità

Il paese delle meraviglie ALLA SALUTE! DI CHI? IL SORRISO DELLA DIGNITA’ A grande richiesta, riecco il Tardis! Dove basta anche solo una canzone per viaggiare nello spazio e nel tempo. Nello spazio-tempo, ovvio. Non conoscevo questo brano e tanto meno il video. E ora invece sì, grazie a una persona che mi è cara (in uno dei modi che una persona può essere cara). E così, viste le molte richieste (una, ma convincente) di rimettere il moto il Tardis, dopo averci brevemente pensato, lo faccio. E lo faccio per brindare alla salute di coloro a cui non è dato brindare e alzare il calice “Alla salute!”. Ma perché a costoro? E chi mai sono? Chi non ha motivo di brindare? Gli sfigati (quale che sia la loro sagomatura)? Coloro che non possono festeggiare la salute perché… Perché sono stupidi e non capiscono l’importanza della salute? Cioè quelli ai quali…

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Bagatelle sull’elettore e sulla democrazia

Bagatelle sull’elettore e sulla democrazia, con il seguente avviso ai naviganti.   Le bagatelle sono bagatelle[1]… Ma chi legge non si fissi sul dito, si volga a ciò che indica. Qualcuno, giustamente, osserverà: “ma il mezzo è tutto!”. Lo sappiamo… può essere. Ma resta sempre, come dire?, un “mezzo”. Talora la polisemia di una lingua è un tesoro insospettato, a saperci giocare un po’. E io sto giocando in italiano.   ATTO PRIMO. L’INCANTO Il signor Antonio era un barbiere di eccezionale bravura. Aveva la capacità di parlare con tre, quattro clienti per volta, facendo la barba a quello che gli stava sotto le grinfie senza procuragli il minimo graffietto. E si voltava, si voltava continuamente. Si può dire che la faccia del cliente non la guardasse: la conosceva a memoria, in tutte le sue pieghe. Era forse l’unico barbiere al mondo che poteva vantarsi di non avere mai graffiato, in…

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Democrazia o salvezza. Cosa ci dice la crisi del governo Draghi

Democrazia o salvezza? Elezioni o il Bene del Paese? Questi gli interrogativi che non vogliamo porci. Ma cosa ci dice, in ultimo, la crisi del governo Draghi? 1.Vita o crisi di un governo, voti di fiducia del Parlamento. La fisiologia di una democrazia parlamentare La settimana scorsa il Presidente del Consiglio Draghi si è dimesso, nonostante avesse avuto il voto di fiducia istituzionale del Senato. Ma non avendo ottenuto il voto di fiducia politico da parte del M5S, ha ritenuto che la maggioranza parlamentare, che lo aveva fatto sorgere, di fatto non esisteva più, e per ciò stesso veniva meno il governo nato circa un anno e mezzo fa. Dopo che il Quirinale ha respinto le sue dimissioni, oggi (20 luglio) il premier Draghi si reca in Parlamento. In quale direzione si uscirà dalla crisi di governo ufficializzata, se non innescata, dalle dimissioni del Presidente del Consiglio? Una riflessione si…

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Pandemia che non passa e capro espiatorio. Una società in cerca di cura, e che piglia lucciole per lanterne

Pandemia che non passa. Ragioniamo sulla Covid-endemia.    No, sul ponte non sventola la bandiera bianca. Non quella del veneto Arnaldo Fusinato, che al passar di una gondola dalla città gridavano: “Ehi della gondola, qual novità?”, e in risposta arrivava “Il morbo infuria… il pan ci manca… Sul ponte sventola bandiera bianca!”. Non quella del siciliano Franco Battiato: “Mr. Tamburino non ho voglia di scherzare. Rimettiamoci la maglia, i tempi stanno per cambiare. Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare quei programmi demenziali con tribune elettorali… Sul ponte sventola bandiera bianca”. Semmai, tira gran voglia di bandiera gialla, quella del Gianni anni ’60, sempreverde e che con tecnologici passaparola smuove il mondo (o almeno gli amici): “Sì, questa sera è festa grande. Noi scendiamo in pista subito. E se vuoi divertiti, vieni qua… Finché vedrai sventolar bandiera gialla, tu saprai che qui si balla.”. E però no, non…

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Diritti fondamentali, green pass e vaccino. Maggioranza, minoranze e giustizia in una democrazia sotto il Regno del Covid

Diritti fondamentali dell’uomo, green pass, vaccino. Questo è il tema. Cosa ci dice a proposito del rapporto tra maggioranza, minoranze e giustizia in una democrazia sotto il Regno del Covid? L’ordine politico non si basa solo sulla forza o sulla convenienza. Il potere che lo organizza è limitato dal diritto: a quest’ultimo spetta il compito di giustificare ciò che si può fare e identificare ciò che non si deve fare anche se si può fare o si sarebbe in grado di fare. Tramite il diritto, la politica si fa carico di governare secondo principi di giustizia. A tal fine, il diritto deve però essere esso stesso “al di sopra di ogni sospetto”: deve essere un “diritto giusto”. È all’interno di questo quadro che dovremmo discutere della legittimità del green pass adottato dal governo italiano come misura di contrasto della diffusione del contagio da Covid, una misura che, di fatto, introduce,…

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Green pass: Lettera aperta degli studenti dell’Università di Bergamo

Vaccino, “green pass” e università. E democrazia Come contributo all’informazione e al confronto pubblico in merito a quanto accade sotto il nostro cielo, riporto di seguito la “Lettera degli studenti dell’Università di Bergamo al rettore, ai professori e alla comunità universitaria”, resa nota il 1° settembre 2021. Assumo che la lettera sia autentica, che la mano e la testa siano quelle degli studenti dell’Università di Bergamo (che dopotutto esistono). Ma qualora le cose non dovessero rispondere a quanto assumo, poco o punto cambia: tutto è verosimile, quindi degno di nota, per quanto mi interessa (Manzoni docet). Credo che l’iniziativa, il suo metodo e il suo merito, possano contribuire ad un discorso pubblico più aperto, senza streghe, eretici e crociati, senza caccia e cacciatori di streghe, senza roghi, che anche se virtuali, reali sono nelle loro conseguenze per la vita civile; un discorso pubblico dove possano e debbano trovare ascolto e…

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25 Aprile, ieri e oggi. La liberazione e i giovani

(Pubblicato su questo sito il 25 aprile 2021 – Uscito su “Trentino”, 26 aprile 2015) – 25 aprile, ieri e oggi è un articolo scritto nel 2015, in occasione del 70° anniversario del 25 aprile. Si concentra sui giovani e la memoria del 25 aprile, sui giovani di fronte alla vicenda e al significato della Liberazione: i giovani di questi ultimi anni al confronto con i giovani del “mitico” Sessantotto. Ma cosa ci dice, oggi, nel pieno del regno del Covid, quando nel passaggio di pochi anni vediamo un passaggio d’epoca? A ciascuno la sua risposta (25.4.2021). *** Il 70° anniversario del 25 aprile ha visto un rifiorire di iniziative celebrative e del discorso pubblico, sui quali sarebbe bene riflettere prossimamente con calma. Il Presidente Mattarella nel suo discorso di ieri, a Milano, rimarca che “democrazia è partecipazione”, ammonisce sulla necessità di “coltivare la pianta della democrazia”. In questi giorni…

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Cosa significa la competenza in politica. Democrazia, governo misto e il partito di Draghi

(Pubblicato su questo sito il 4 marzo 2021 – Uscito, con altro titolo, su “Alto Adige”, 8 marzo 2021; “l’Adige”, 12 marzo 2021 ) – Molti han tirato sospiri di sollievo con l’arrivo di Draghi al governo. Draghi e i suoi uomini rappresentano, finalmente, l’ingresso della razionalità e della competenza alla guida del Paese, l’avvio di un approccio scientifico ai problemi, una politica affidata all’analisi dei dati e agli esperti. Forte e trasversale è il plauso con cui l’opinione pubblica ha accolto il “terremoto Draghi”, il “Draghi taumaturgo”, il “governo dei migliori”, il “partito di Draghi”, almeno nella parte più vocale della società, che nell’ascesa di Draghi e dei Draghi boys vede “una rivoluzione contro la dittatura dell’ignoranza”. I partiti, più e meno confusi o irritati, fan buon viso a cattivo gioco, ma, variamente deboli, giocano la loro piccola partita sul campo, in ossequio a una logica di sistema fatta…

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