Il paese delle meraviglie La storia, magister vitae che dorme nel fondo dei Sand Creek. Piccola antropologia politica della convivenza tra diversi La storia è magister vitae che dorme nel fondo dei Sand Creek. Direbbe il poeta, correggendo Cicerone con due goccioline di antropologia politica della “convivenza tra diversi”. La storia non si ripete mai allo stesso modo, lo sappiamo. Eppure, a chi ha occhi per vedere, o anche solo intravedere… Il Sand Creek è un corso d’acqua, affluente del fiume Arkansas. Scorre nell’odierna Contea di Kiowa, nel Colorado. Lì, il 29 novembre del 1864, mentre gli uomini erano impegnati nelle battute di caccia ai bisonti che costituivano primaria fonte di sussistenza delle comunità indigene, 600 persone di etnia Cheyenne e Arapaho, essenzialmente donne, bambini e vecchi, vennero colti di sorpresa e attaccati dall’esercito degli Stati Uniti. Nonostante i trattati di pace tra i capi delle comunità locali…
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Un fiore in un bicchiere. Piccola antropologia politica sulla società iper-parlante
Il paese delle meraviglie Un fiore in un bicchiere. Piccola antropologia politica sulla società iper-parlante « (…) tu non devi lasciarti sedurre da una certa somiglianza che è, per esempio, tra il tuo linguaggio e quello degli oratori. Sì: anch’essi, gli oratori, ingrandiscono e impiccioliscono ciò che loro piaccia, e adoperano, quando loro piace, una parola che dipinga invece di un’altra che indichi. Ma la differenza è che essi fanno ciò appunto quando loro piace e di quello che loro piaccia. Tu no, fanciullo: tu dici sempre quello che vedi come lo vedi. Essi lo fanno a malizia! Tu non sapresti come dire altrimenti; ed essi dicono altrimenti da quello che sanno che si dice. Tu illumini la cosa, essi abbagliano gli occhi. Tu vuoi che si veda meglio, essi vogliono che non si veda più. Il loro insomma è il linguaggio artifiziato d’uomini scaltriti, che si propongono di rubare la volontà ad altri uomini non…
Continua a leggere Un fiore in un bicchiere. Piccola antropologia politica sulla società iper-parlanteL’informazione è come il pane. Ultime notizie!
Il paese delle meraviglie L’informazione è come il pane. Ultime notizie Ultime dal Tardis! L’informazione è come il pane…. Sì… Ah, lo sapete già! E allora… Sì bimbetta mia, sì gli ingredienti certo che contano… Perbacco, i tuoi zii seguono una dieta tutta-bio? Ma che bravi… Sì, l’impasto, sì, bel giovanotto, l’impasto! Eccome! Signora cara, no, non dimentico la cottura… sì, certo, sì… se mi lascia parlare, ma sì, stavo per dirlo. Santa pazienza… Questo mondo di umani non finisce mai di sorprendermi. Sono gli ingredienti, l’impasto e la cottura a farcelo piacere o no il pane. Sì, insomma, l’informazione. Ma dipende anche dalla fame, dalla sazietà e dalla delicatezza di stomaco di ciascuno. Come? Sapete anche questo? Oddio, ma del sapere non vi manca proprio niente… Sì, certo… No, volevo dire… Ironico? Ma no che non ero ironico… Sì, sono il Dottore, e allora? Mica sto sempre a…
Continua a leggere L’informazione è come il pane. Ultime notizie!Prendere parola è libertà? Ma io dovevo fare del cinema…
Il paese delle meraviglie Prendere parola è libertà? Ma io dovevo fare del cinema… L’industria culturale ha perfidamente realizzato l’uomo come essere generico. Ognuno è solo ciò per cui può sostituire ogni altro: fungibile… Egli stesso, come individuo, è l’assolutamente sostituibile, il puro nulla, ed è ciò che comincia a provare quando, col tempo, finisce per perdere la somiglianza (Max Horkheimer e Theodor Adorno, Dialettica dell’illuminismo, 1944). Vale anche per l’intellettuale? Lettore, non farmi questa domanda… Che poi, io dovevo fare del cinema… Massì, dovevo fare proprio del cinema… Per favore, signori, un po’ di attenzione… Il Signor Silenzio, nostro ospite d’onore, chiede ascolto… Dopotutto è quel che si fa quando si è al cinema… – VIDEO Dovevo fare del cinema (Gian Piero Alloisio) (Pubblicato su questo sito il 24 maggio 2023)
Continua a leggere Prendere parola è libertà? Ma io dovevo fare del cinema…Immagina… una caverna e catene (1)
Il paese delle meraviglie Immagina… una caverna e catene (1) Immagina una dimora sotterranea, insomma una caverna. L’entrata, ampia quanto tutta la larghezza della caverna, è aperta alla luce. Immagina degli uomini che vi stanno dentro da quando sono nati: sono incatenati gambe e collo, non possono muoversi, non possono girare la testa, possono vedere solo davanti a loro. Immagina che alle spalle di questi uomini brilli, alta e lontana, la luce di un fuoco, che essi non possono vedere. E immagina che tra il fuoco e i prigionieri corra una strada rialzata. Immagina un muretto costruito su quella strada, simile a quegli schermi dietro i quali si nascondono i burattinai per mostrare agli spettatori dei burattini. Proiettate dal fuoco, i prigionieri vedono solo ombre. Hanno solo e sempre visto solo ombre. Tali ombre sono la realtà. La sola, per loro, e unica realtà esistente. Essi vivono profondamente immersi…
Continua a leggere Immagina… una caverna e catene (1)Immagina… una caverna e catene
Il paese delle meraviglie Immagina… una caverna e catene Immagina una dimora sotterranea, insomma una caverna. L’entrata, ampia quanto tutta la larghezza della caverna, è aperta alla luce. Immagina degli uomini che vi stanno dentro da quando sono nati: sono incatenati gambe e collo, non possono muoversi, non possono girare la testa, possono vedere solo davanti a loro. Immagina che alle spalle di questi uomini brilli, alta e lontana, la luce di un fuoco, che essi non possono vedere. E immagina che tra il fuoco e i prigionieri corra una strada rialzata. Immagina un muretto costruito su quella strada, simile a quegli schermi dietro i quali si nascondono i burattinai per mostrare agli spettatori dei burattini. Proiettate dal fuoco, i prigionieri vedono solo ombre. Hanno solo e sempre visto solo ombre. Tali ombre sono la realtà. La sola, per loro, e unica realtà esistente. Essi vivono profondamente immersi in…
Continua a leggere Immagina… una caverna e cateneImparerai a volare
Il paese delle meraviglie Imparerai a volare La stanza degli esami Interdetta: “Senza pass!” Cv decapitato, vita-chiusa-sul-muso… Ma era stanza tua. Occhi strabuzzanti Spaghetti-politics? Ma oui, bien sur “Sì, lei… alla lavagna…” – e ti vien da ridere. Immagine di vecchio specchio Come non sorridere e non abbracciare il sole? Ancora dopo un secolo ci son le stelle fuori e tutto un mare di colori E se non saprai correre e nemmeno camminare imparerai a volare imparerai a volare Se partirai per Itaca ti aspetta un lungo viaggio un mare che ti spazza via i remi del coraggio, la vela che si strappa e il cielo tutto un fragore ma per navigare può bastare il cuore: qui si tratta di vivere non di arrivare dove e al diavolo se piove E se non potrai correre e nemmeno camminare ti insegnerò a volare ti insegnerò a volare Mica si dice inferno se ghiaccio carezza…
Continua a leggere Imparerai a volareIl pomo della discordia
Il paese delle meraviglie Il pomo della discordia E disse: “Vivi il tuo oggi come se fosse il domani dei tuoi sogni” Una supplica E tossì Un’imprecazione Il vento lo zittì Ma soffiava luce nei suoi occhi Dimenticati. Il tempo e la luce dei bimbi (Merci, public) – VIDEO La lumière (Pomme) (Pubblicato su questo sito il 12 aprile 2023)
Continua a leggere Il pomo della discordiaL’isola che non c’è. Tirannidi, sofismi, ipocrisie
Il paese delle meraviglie L’isola che non c’è. Tirannidi, sofismi, ipocrisie “Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannidi, sofismi, ipocrisia”[1]. O almeno a rendere faticoso il loro cammino, lasciando qua e là qualche pietra d’inciampo per i passanti che lo camminano distratti, senza prendersi il disturbo di strappare qualche velo con cui tirannidi, sofismi e ipocrisie s’adornano per rendere impensabile ciò che ha da restare impensato, spoglio di pensiero e al riparo di domande. Che il passeggiar del passante resti protetto dalla parola scomoda: questa affatica, rallenta o disordina il cammino del viandante. E pure tirannidi, sofismi e ipocrisie amano le comodità. Seconda stella a destra, questo è il cammino… NOTE [1] Tommaso Campanella. VIDEO L’isola che non c’è (Edoardo Bennato) (Pubblicato su questo sito il 1° aprile 2023)
Continua a leggere L’isola che non c’è. Tirannidi, sofismi, ipocrisieIl ‘legno storto’. Versione d’autore, Kant e altre varianti
Il paese delle meraviglie Il ‘legno storto’. Versione d’autore, Kant e altre varianti Per tutta l’estate, fino a febbraio Sono andato in giro per obitori e monasteri Alla ricerca delle parti del corpo necessarie Gambe, braccia, fegati, cervelli e cuori Darò la vita a qualcuno, è quello che voglio fare Voglio creare la mia versione di te Deve essere l’estate del mio malcontento Portala con te ovunque tu sia andata? No. Loro parlano tutta la notte e tutto il giorno Ma nemmeno per un minuto credo a quello che dicono Porterò alla vita qualcuno, qualcuno che neppure io ho mai visto Tu sai cosa intendo, sai esattamente cosa intendo Prenderò parti di Zorba-AnthonyQuinn e di MarlonBrando-il Padrino Mescolerò il tutto in un carro armato e otterrò un robot-commando Se lo faccio in posizione eretta e con la testa in su, ben dritta La creatura che creo mi salverà Prenderò…
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