L’isola che non c’è. Tirannidi, sofismi, ipocrisie

Il paese delle meraviglie

L’isola che non c’è. Tirannidi, sofismi, ipocrisie

 

“Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannidi, sofismi, ipocrisia”[1].

O almeno a rendere faticoso il loro cammino, lasciando qua e là qualche pietra d’inciampo per i passanti che lo camminano distratti, senza prendersi il disturbo di strappare qualche velo con cui tirannidi, sofismi e ipocrisie s’adornano per rendere impensabile ciò che ha da restare impensato, spoglio di pensiero e al riparo di domande. Che il passeggiar del passante resti protetto dalla parola scomoda: questa affatica, rallenta o disordina il cammino del viandante. E pure tirannidi, sofismi e ipocrisie amano le comodità.

Seconda stella a destra, questo è il cammino…

NOTE

[1] Tommaso Campanella.

 

VIDEO

L’isola che non c’è (Edoardo Bennato)


(Pubblicato su questo sito il 1° aprile 2023)

One Reply to “L’isola che non c’è. Tirannidi, sofismi, ipocrisie”

  1. La Yourcenar era una fervida ammiratrice del Campanella.Rferimenti ci sono nell’Opera al nero, mentre il processo, in cui si finse pazzo, è ricostruito ne Il tempo grande scultore. Il frate calabrese progettò nella sua terra, in quel di Nicastro, convento dei domenicani, la congiura antispagnola, progetto mai abbandonato per realizzare la città del sole.
    A proposito di spagnoli, come dimenticare quel ” si es culpable” di Antonio Ferrer che nell’assalto ai forni di Milano, sottrae all’assedio della folla inferocita uno smorto Lodovico Melzi d’Eril ? ( Manzoni)

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