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Tergicristalli e libertà

Il paese delle meraviglie Tergicristalli e libertà      “I tergicristalli del parabrezza schiaffeggiano il tempo… La libertà è solo una parola come le altre, se non è gratis…”. Così la canzone di Kris Kristefferson, così la cantava Janis Joplin. Forse non avevano torto… Erano altri tempi, e io ero troppo piccolo e giocavo agli indiani e cowboys… Ma poi, negli anni, qualcosa forse ho capito persino io… Ho capito che non si trattava (e non si tratta) solo di canzoni e fumetti, o, meglio, che di politica si tratta anche quando un ragazzino si perde nelle canzoni e nei fumetti, e semplicemente gioca con la “realtà” che lo circonda senza accorgersi che è pervasa da quella cosa che chiamiamo politica, che è poi è quella strambissima arte delle persone che con-vivono insieme tra diversi, ai piani alti, in quelli bassi o in quelli di mezzo, quelli dei tavoli con…

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Ai principianti assoluti, esclusivamente

Il paese delle meraviglie   Ai principianti assoluti, esclusivamente  E una mattina d’estate, ecco che un bimbo sotto il sole, tra le ondine del bagnasciuga, fisso, guarda una conchiglia verdastro striata, rilucente di mare, che gli sta innanzi. Dolce. “Ma quanto poteva essere dolce dopo… dopo cent’anni di cammino vai e vieni dal porto, quel bimbo immobile incantato e culetto a terra?” – fu il pensiero di un uomo finito lì per caso, sotto le larghe tese di un cappello che lo faceva stanco cowboy senza prateria. “Ma diavolo d’un bambino, che ci fai con sto sguardo smarrito e tentacolare su queste conchigliette perdute dal tempo?”. Il bambino con capiva, o forse le parole non gli arrivavano sommerse com’erano dai risciacqui di un mare che andava agitandosi. Ma lo smarrimento era del cowboy. Ad esempio quando gli occhi del pensiero gli cadevano su una chitarra intrespolata in un angolo, scordata…

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Pulaski di notte. Storia mezza piena e mezza vuota

Il paese delle meraviglie Pulaski di notte. Storia mezza piena e mezza vuota   Una città nella notte. Nella luce Splendidi fantasmi… Splendidi? Forse non fanno visita agli occhi, ma dondolano tra le note Al tramonto lasciano la città Chissà… Qualcuno li incontrerà prima del tramonto… Conoscevo una città del genere. Ma la sua melodia ormai era impolverata nel mio archivio DO-RE-MI-FA-SOL-LA SI. Un giorno d’inverno un fantasmino ha preso questa canzone e me l’ha dipinta davanti: una storia mezza piena e mezza vuota, che non riesce mai bene quando la si raccolta… Una cartolina da una città di notte… che è città di luce? – VIDEO Pulaski at night (Andrew Bird) – TESTO Half empty, half full Cup runneth over Horns of plenty, coffers full We’re starting over Half empty, half full Cup runneth over Horns of plenty, coffers full We’re starting over I write you a story But…

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Mare mare mare, il mare è provocazione

Il paese delle meraviglie Mare mare mare, il mare è provocazione   Gli antichi latini dicevano: “Loda il mare e tienti a terra”. Erasmo fa dire a un suo personaggio: “Che pazzia affidarsi al mare!”; Cervantes mette in bocca a Sancho Panza: “Se vuoi imparare a pregare, vai per il mare””. Elemento ostile, il mare che si proietta su scogli scoscesi, selvaggi, acuminati; che azzuffa di venti furiosi o impertinenti le coste. E’ ingannevole anche quando è dolce, docilmente adagiato, immobile, su se stesso, che manco un soffio lo increspa. Sereno e amorevole, improvvisamente si corruccia e ruggisce, tempestando su tutto ciò che incontra tutta la sua collera, come la tempesta che all’ultimo istante divide Isotta dal suo amato. Chissà perché… Il mare è superficie smossa dai blu-azzurri, dai verdi, dai turchesi, dai rossi o dorati arancioni risplendenti sotto i raggi del sole o zittiti dalle mille sfumature del grigio,…

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Vivo o son desto?

Il paese delle meraviglie Vivo o son desto?   Guardie della torre, che, addormentate o impaurite, avete lasciato entrare due persone che la soglia hanno violato per venire a vivere… Prendeteli e uccideteli!   O voi che, senza saperlo, la soglia avete varcato di questo posto vietato contro il reale decreto che ordina che nessuno osi infrangere il segreto celato tra queste rocce. Arrendetevi, o altrimenti…   O guardie di questa torre, che ci avete lasciato entrare, come potremmo rivelare un segreto che a noi resta ignoto? Liberateci, noi non vediamo… (Liberamente tratto da Calderon de la Barca, La vita è sogno) – VIDEO Vivo (Andrea Laszlo De Simone) TESTO VivoMa non ho scelta né un motivoIl mondo è un tipo irrazionaleFa come vuoleNon dà nessuna spiegazione Ti convieneCogliere il tempo che rimanePrima che smetta di bruciareDentro al tuo cuoreAnche il più piccolo idealeChe sta tremando di terrore Lo so beneLa vita è breve e…

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Lacrime in paradiso. Orme su spiagge dimenticate

Il paese delle meraviglie Lacrime in paradiso. Orme su spiagge dimenticate  Gelava il cuore la foto del bimbo siriano sulla spiaggia, lambito dalle onde… Pareva essersi addormentato sul bagnasciuga, calzoncini blu e maglietta rossa, scarpette senza calzini – come conviene d’estate… Un bimbo che abbiamo perso per sempre. Come altri con lui. Come altre persone che, un giorno, zainetto o no sulle spalle e passi sulle gambe, sono andate per un altro viaggio. Dalle foto, le linee di un viso che sfuma nelle ombre dei ricordi, che possiamo scuotere ma che non si ridesta, fisso nel sonno di sogni non più raccontati al mattino… Foto che forse turbano per un momento, ma la nostra coscienza ha bisogno di dormire pur essa, e resta paralizzata, stordita da pensiero di voler fare qualcosa: un gesto, una parola che riacciuffi il senso di una vita. Non a marzo o a novembre, come suggerirebbe…

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Formidable. Tutti formidabili

Il paese delle meraviglie Fomidable. Tutti formidabili! Tutti formidabili. Qualcuno giusto un briciolo patetico. Ma ci sta. C’è del marcio in Danimarca? Non è possibile, se qualcuno lo disse, era fuori di testa. E fuori dalla Danimarca. E dall’Europa tutta e da tutti i continenti. Era un mentecatto nato principe. Dev’essere difficile essere principe, poveretto. Se qualcuno si sente escluso dal consorzio civile, e zavorrato dalla fatiche quotidiane che pesano sull’anima e sulle braccia, è perché ha bisogno di essere curato e rimesso in piedi, raddrizzato, sì che i suoi occhi possano vedere che tutt’intorno… tutti formidabili, s’informi. L’edicola è aperta, i giornali lo dicono: tutti formidabili (tolti i dettagli). La tv tutti i giorni ci istruisce contro la disinformazione. E tra poco arriva anche Sanremo… perché “Sanremo è Sanremo”, e via… Formidabile. Tutti formidabili. Formidabili e tesserati. In digitale, s’intende. Si può andare all’università, tutti (chi lo desidera): formidabile!…

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La chiave è perduta. Musicista, suona!

Il paese delle meraviglie LA E’ CHIAVE PERDUTA – MUSICISTA, SUONA! Musicista ascolta… la chiave è perduta… Che Dio salvi la ragazza! E’ una ragazza istruita. Se ispirata scrive, sa scrivere. E sa anche leggere, legge. Ora se ne sta vicino a un fiume, musica nelle orecchie. Qualcuno dice che sia in vacanza,  vorrebbe scrivere una lettera o un romanzo, improvvisando la punteggiatura, le frasi e gli a capo,  ma gli sbadigli e il compleanno la distraggono. E’ stata sulla luna. Ora prende a calci la luna. Musicista ascolta… la chiave è perduta.. Gli episodi di un tempo non bastano più. Né i fiori, né la palestra. Da qualche parte deve pur esserci dell’altro… un po’ d’aria, una pastasciutta, un cacciavite, un jet per volare, una fotografia nuova in bianco-e-nero, cioè a colori… E’ una ragazza istruita. Sa scrivere. E anche leggere. Le parole sono la sua guardia del corpo,…

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Quale posto conosci… Sì, ma…

Il paese delle meraviglie   QUALE POSTO CONOSCI… SI’,MA… A – Quale posto conosci? B – Conosco tanti posti… […] — VIDEO Angola (Bernard Lavilliers & Bonga Kuenda)   QUALE POSTO CONOSCI… A – Quale posto conosci? B – Conosco tanti posti… A – Sì, ma quale posto conosci? B – Conosco tanti posti! A – Sì, ma non quanti, QUALE posto conosci? Io conosco solo un posto… non è un posto comune. E’ un posto dove c’è musica che si perde nella sabbia e sembra una voce che lascia orme profonde… una voce solitaria che canta una canzone di sabbia umida di sogni e ricoperta di polvere B – Ci sei mai ritornato? A – Dovevo andarci qualche tempo fa, ma poi è arrivato l’inferno e tutti i mercenari che parlavano spediti spediti di nulla. Ma questo è un segreto: non lo dire a nessuno B – No, non…

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Mr. Jones? Piacere, è proprio un altro giorno

Il paese delle meraviglie   MR. JONES? PIACERE, E’ PROPRIO UN ALTRO GIORNO   “E’ lei, Mr. Jones? Piacere di conoscerla…”. Nell’ufficio le carte […] – VIDEO Ballad of a thin man (Bob Dylan’s movie-cover)   MR. JONES? PIACERE, E’ PROPRIO UN ALTRO GIORNO “E’ lei, Mr. Jones? Piacere di conoscerla…”. Nell’ufficio le carte crescono: immobili, inseguono. E allora una pausa, un altro caffè per restare svegli. I calzini sono a posto, le scarpe sono comode: ci si può correre; l’asciugamano in testa e gli occhi aperti non danno poi fastidio. Le email vanno e vengono veloci, un rubinetto aperto che scorre notizie e curiosità; istigate dalla tastiera, nel monitor immagini e parole aprono e rimbalzano finestre sul mondo: c’è chi le fissa e chi sbadiglia, ancora in cerca di caffè. L’importante è restare svegli mentre si dorme. Solo così ci si può immergere nel mondo e collezionare informazioni, spalmare…

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