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Giocattoli rotti e colori sbiaditi. I ricordi non possono essere comprati

Il paese delle meraviglie Giocattoli rotti, colori sbiaditi. I ricordi non possono essere comprati Giocattoli rotti e colori sbiaditi I ricordi non possono essere comprati e nemmeno essere scambiati con un caffè I ricordi ti fanno lo sgambetto mentre gironzoli per le vie, mentre il sole ti spoglia del maglione e ti arrotoli l’ennesima drumina, mentre l’occhio cade su manifestanti inghiottiti dal silenzio I ricordi si nascondono in un peluche o tra le righe di qualche libro regalato per un Natale a primavera. Ma non sono in vendita. E non li puoi vincere al tiro-a-segno di un lunapark, Un aperitivo con gli amici… e ne sei derubato, senza appello E un fiume di parole e di statistiche sull’attualità e sul mondo intero (quello afflitto o quello che gioisce o che si perde dietro al post fresco di giornata) non basta a impedire che corrano alla stazione e che un treno…

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El silencio de Beethoven

Il paese delle meraviglie   El silencio de Beethoven (Ernesto Cortazar, pianoforte) – VIDEO (Pubblicato su questo sito il 9 marzo 2023)

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Astolfo sulla luna

Il paese delle meraviglie Astolfo sulla luna    (Atto unico. Scena unica – Anonimo XXI secolo)   CARLO MAGNO: E Astolfo…? ARIOSTO: È rimasto sulla luna! CARLO MAGNO: Ma guarda un po’… Però… già che è lì potrebbe cercare Europa, cosa ne dici? ARIOSTO: Certo, Maestà… Sempre che ne abbia voglia… Sai come sono fatti i cavalieri… CARLO MAGNO: Lo farà. Il mio è un ordine, gentile, ma sempre un ordine. E tu, o mio poeta, ben sai che sotto il mio Impero, pontificato in San Pietro, agli Dei è riservato un occhio di riguardo… e, non dimentichiamolo, Europa è cara assai agli Dei… (Una voce da lontano) ASTOLFO:  Sì… potrei anche cercarla, visto che gironzolo senza missione… Ma qui ci sono tante altre cose grandi e piccole, e meritevoli… Maestà, non mi chiedi cosa facile… Ma poi, Maestà, in tutta confidenza… cercare Europa sarebbe davvero un’impresa degna delle mie…

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Abigail e la bolla. Ma prima fiato alle trombe

Il paese delle meraviglie Abigail e la bolla. Ma prima fiato alle trombe Questa è una storia di uomini e di donne, e di bambini. Di comunità e di singoli. Di dignità e di orgoglio. Di menti ristrette e nasi larghi. Di presenti amari e di domani dorati. Storia di vita e di morte. E allora si prende carta e penna, e si va all’inseguimento… Di cosa? Questo spetta a ciascuno stabilirlo, miei cari. Ciascuno affronti la sua bolla. La storia che fa da sfondo è storia di ingratitudine, di mancata reciprocità, e di preparativi di vendetta, di spargimento di sangue e di sofferenze a causa di un governante potente, stolto e piccolo-piccolo. E di una donna. Apparentemente umile e succube, che assurge a “eroina” di saggezza, accolta in un sogno. Un sogno infantile di struggente felicità perduta-e-ripescata? Forse. Un sogno che è solo camiciola di rimpianti? Forse. Sia come…

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L’Ultimo Spettacolo

Il paese delle meraviglie L’Ultimo Spettacolo    Grazie alla beneficenza del Dottor Chi questa sera ci sarà uno spettacolo sui trampolini Ci saranno tutti i suoi colleghi oni e ini e tanta umanità varia Che scena vederli alla fine tutti in Fiera! Tra uomini a cavallo, cerchi e giarrettiere vederli passare tutti insieme attraverso una botte senza fondo e tra le fiamme In questo modo il Dottore sfiderà gli Universi tutti e l’Immensità! Il celebre Dottore si esibirà sabato sera a Piazza Vittorio dove I Triangoli intratterranno con acrobazie il vasto pubblico. A seguire il Dottore darà spettacolo, simultaneamente, a Campo de’ Fiori e a Porta Vescovi dove I Rotondi e I Quadrati balleranno e canteranno per la gioia di tutti. Non fate tardi, è la sera del Tardis! Lo spettacolo non sarà secondo a nessuno E naturalmente il Dottore ballerà il valzer La banda inizierà a suonare alle sei…

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La gente parla parla parla…

Il paese delle meraviglie La gente parla parla parla…   Qualcuno dice che i dadi sono truccati Qualcuno dice che è meglio rotolare incrociando le dita Qualcuno dice che la guerra è finita Qualcuno aggiunge che i bravi ragazzi hanno perso E qualcun altro lo corregge: No, hanno vinto Qualcuno precisa che il combattimento ha dato il suo verdetto Qualcuno aggiunge che i poveri restano poveri e che i ricchi diventano più ricchi Qualcuno dice “Happy Birthday to you!” Qualcuno cerca la risposta nel vento che la sta soffiando E’ così che va, è così che si dice E questo lo sanno tutti Qualcuno dice che la barca imbarca acqua.  Qualcuno dice che i capitani hanno mentito Qualcuno parla di sentimenti strozzati, come se il padre o il cane fossero morti in quel momento E tutti parlano con le tasche E tutti vogliono la loro scatola di cioccolatini E una rosa…

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Tergicristalli e libertà

Il paese delle meraviglie Tergicristalli e libertà      “I tergicristalli del parabrezza schiaffeggiano il tempo… La libertà è solo una parola come le altre, se non è gratis…”. Così la canzone di Kris Kristefferson, così la cantava Janis Joplin. Forse non avevano torto… Erano altri tempi, e io ero troppo piccolo e giocavo agli indiani e cowboys… Ma poi, negli anni, qualcosa forse ho capito persino io… Ho capito che non si trattava (e non si tratta) solo di canzoni e fumetti, o, meglio, che di politica si tratta anche quando un ragazzino si perde nelle canzoni e nei fumetti, e semplicemente gioca con la “realtà” che lo circonda senza accorgersi che è pervasa da quella cosa che chiamiamo politica, che è poi è quella strambissima arte delle persone che con-vivono insieme tra diversi, ai piani alti, in quelli bassi o in quelli di mezzo, quelli dei tavoli con…

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Ai principianti assoluti, esclusivamente

Il paese delle meraviglie   Ai principianti assoluti, esclusivamente  E una mattina d’estate, ecco che un bimbo sotto il sole, tra le ondine del bagnasciuga, fisso, guarda una conchiglia verdastro striata, rilucente di mare, che gli sta innanzi. Dolce. “Ma quanto poteva essere dolce dopo… dopo cent’anni di cammino vai e vieni dal porto, quel bimbo immobile incantato e culetto a terra?” – fu il pensiero di un uomo finito lì per caso, sotto le larghe tese di un cappello che lo faceva stanco cowboy senza prateria. “Ma diavolo d’un bambino, che ci fai con sto sguardo smarrito e tentacolare su queste conchigliette perdute dal tempo?”. Il bambino con capiva, o forse le parole non gli arrivavano sommerse com’erano dai risciacqui di un mare che andava agitandosi. Ma lo smarrimento era del cowboy. Ad esempio quando gli occhi del pensiero gli cadevano su una chitarra intrespolata in un angolo, scordata…

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Pulaski di notte. Storia mezza piena e mezza vuota

Il paese delle meraviglie Pulaski di notte. Storia mezza piena e mezza vuota   Una città nella notte. Nella luce Splendidi fantasmi… Splendidi? Forse non fanno visita agli occhi, ma dondolano tra le note Al tramonto lasciano la città Chissà… Qualcuno li incontrerà prima del tramonto… Conoscevo una città del genere. Ma la sua melodia ormai era impolverata nel mio archivio DO-RE-MI-FA-SOL-LA SI. Un giorno d’inverno un fantasmino ha preso questa canzone e me l’ha dipinta davanti: una storia mezza piena e mezza vuota, che non riesce mai bene quando la si raccolta… Una cartolina da una città di notte… che è città di luce? – VIDEO Pulaski at night (Andrew Bird) – TESTO Half empty, half full Cup runneth over Horns of plenty, coffers full We’re starting over Half empty, half full Cup runneth over Horns of plenty, coffers full We’re starting over I write you a story But…

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Mare mare mare, il mare è provocazione

Il paese delle meraviglie Mare mare mare, il mare è provocazione   Gli antichi latini dicevano: “Loda il mare e tienti a terra”. Erasmo fa dire a un suo personaggio: “Che pazzia affidarsi al mare!”; Cervantes mette in bocca a Sancho Panza: “Se vuoi imparare a pregare, vai per il mare””. Elemento ostile, il mare che si proietta su scogli scoscesi, selvaggi, acuminati; che azzuffa di venti furiosi o impertinenti le coste. E’ ingannevole anche quando è dolce, docilmente adagiato, immobile, su se stesso, che manco un soffio lo increspa. Sereno e amorevole, improvvisamente si corruccia e ruggisce, tempestando su tutto ciò che incontra tutta la sua collera, come la tempesta che all’ultimo istante divide Isotta dal suo amato. Chissà perché… Il mare è superficie smossa dai blu-azzurri, dai verdi, dai turchesi, dai rossi o dorati arancioni risplendenti sotto i raggi del sole o zittiti dalle mille sfumature del grigio,…

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