(Pubblicato su questo sito il 13 giugno 2020) – Il paese delle meraviglie Hanno cambiato la mia canzone Hanno cambiato la mia canzone?! Sì, hanno cambiato la mia canzone. Una giornalaia perbene e piena di sentimenti che vanno a ruba, eccome. Un parolaio che costruisce giardini e cammini, con tanta serenità di sguardo positivo, assolutamente corretto. E quanti altri. Cervelli fini e sentire profondo, tecnica e umanità. Varia. Ma la mia canzone! Perché? Perché la cambiano? Ma l’hanno cambiata, il testo e la musica; hanno cambiato il tempo, il mio. Hanno cambiato tutto, senza neanche accorgersene, e così dicono: “Ma cosa c’entra la tua canzone? E poi quale? Ma chi le conosce le tue canzoni!?”. Ma l’hanno cambiata, e non l’hanno nemmeno capita. Forse era sbagliata? Ok, ok. Ma era la mia canzone. Mica per vincere qualche music award o a Sanremo. Non era che una canzone, mia. Ma questi…
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Il virus dell’Europa
(Uscito, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “l’Adige”, 4 aprile 2020 – Pubblicato su questo sito il 4 aprile 2020) – Von den Leyen chiede pubblicamente scusa all’Italia. Il premier Conte la ringrazia, ma aggiunge: «Cara Ursula, sento idee non degne dell’Europa». La cancelliera Merkel non gradisce. Rimarranno solo parole? Chi è l’Europa colpita dal virus? Negli Usa Trump fa fronte alla crisi epidemica stanziando oltre 2mila miliardi di dollari e richiama un milione di “riservisti” per la macchina anti-crisi. In Europa, la Germania arriva a mille miliardi di euro; la Francia, meno solida, si mette sulla scia; l’Italia, partita con 3.5 miliardi, ora è a 50, non potendo permettersi di più. Benché molto diverse, sono cifre imponenti e sconvolgenti per i bilanci nazionali. Specie per quelli dell’Ue, vincolati ai “parametri di Maastricht”, a regolamenti e “patti di stabilità” che limitano i margini di azione dei governi,…
Continua a leggere Il virus dell’EuropaLa democrazia: tragedia o commedia? Il (fu) governo Tsipras e l’Ue
(Uscito in versione più breve e con altro titolo su “Trentino” e “Alto Adige”, 4 luglio 2015 – Pubblicato su questo sito il 12 luglio 2019) – Il fatto è clamoroso: la piccola e debole Grecia, in profonda crisi finanziaria ed economico-sociale, si “ribella” alle condizioni di risanamento e di aiuto finanziario indicate dalla “troika” formata da Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Unione Europea. Il lungo, estenuante e tardivo negoziato tra le parti è saltato. L’Eurogruppo ha chiuso le porte al governo greco a causa di un referendum. Lo scenario della fuoriuscita della Grecia dall’euro è diventato realistico. Ciò che per anni ci era stato raccontato come “impensabile” e “fuori dalla realtà” è ora pensabile e persino dietro l’angolo: l’euro può essere dismesso o dall’euro si può essere “espulsi”. A dire il vero, per l’establishment politico-finanziario internazionale lo scenario era da tempo tutt’altro che “impensabile”. Difficile prevedere i…
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