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Parlare d’amore per parlare di politica? La mer est calme o della convivenza tra diversi

Il Paese delle meraviglie Parlare d’amore per parlare di politica?! La mer est calme o della convivenza tra diversi   C’è stato mai un tempo quando il mare era calmo? E a guardarlo erano coppie di piccioncini innamorati? C’è stato forse un tempo quando uomini e donne diversi vivevano insieme e il mare era calmo? Sì, il mare talora può essere anche calmo… Ma le storie d’amore dicono che spesso dal mare calmo prima o poi arriva la tempesta. Figuriamoci cosa dice la convivenza tra diversi, che è la vita umana! Gli amanti innamorati pensano… Chi tra di loro sarà la prima vittima? Chi cadrà per primo? Chi sarà lo sciocco ottuso e chi lo scaltro lucido? E chi sarà il dinamitardo? Chi chiederà perdono e chi perdonerà… chi dimenticherà e chi ricorderà? E chi interrogherà il mare quando è calmo? Ma nella convivenza tra diversi? Convivere tra diversi è…

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La storia, magister vitae che dorme nel fondo dei Sand Creek

Il paese delle meraviglie   La storia, magister vitae che dorme nel fondo dei Sand Creek. Piccola antropologia politica della convivenza tra diversi   La storia è magister vitae che dorme nel fondo dei Sand Creek. Direbbe il poeta, correggendo Cicerone con due goccioline di antropologia politica della “convivenza tra diversi”. La storia non si ripete mai allo stesso modo, lo sappiamo. Eppure, a chi ha occhi per vedere, o anche solo intravedere… Il Sand Creek è un corso d’acqua, affluente del fiume Arkansas. Scorre nell’odierna Contea di Kiowa, nel Colorado. Lì, il 29 novembre del 1864, mentre gli uomini erano impegnati nelle battute di caccia ai bisonti che costituivano primaria fonte di sussistenza delle comunità indigene, 600 persone di etnia Cheyenne e Arapaho, essenzialmente donne, bambini e vecchi, vennero colti di sorpresa e attaccati dall’esercito degli Stati Uniti. Nonostante i trattati di pace tra i capi delle comunità locali…

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Sulla comunità nell’epoca liberal-democratica (Quarta e ultima parte)

Sulla comunità nell’epoca liberal-democratica. Elementi di teoria politica comunitaria (TERZA E ULTIMA PARTE)  – QUARTA E ULTIMA PARTE Modernità e democrazia. Lanternini, lanternoni e caverne.  Una conclusione   Premessa Storicamente, la tradizione politica liberale, da quando si è affermata, è sempre stata in tensione con quella democratica, pure quando le due tradizioni si sono incontrate e sposate, generando le società e i regimi politici degli ultimi due-tre secoli che, sebbene molto mutati continuiamo a chiamare con un singolo e medesimo nome: democrazia[1]. Le ragioni di tale tensione sono state molteplici e differenti, ma una cruciale, e forse mai seriamente analizzata, attiene al tema della comunità di cui qui mi sto occupando. Del resto il pensiero politico liberale ha abbracciato quello democratico nello stesso momento in cui, in nome della modernità politica ha negato salienza e dignità democratica alla dimensione comunitaria del vivere individuale, collettivo e pubblico, affossando così il “senso…

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Sulla comunità nell’epoca liberal-democratica (Terza parte)

Sulla Comunità nell’epoca liberal-democratica. Elementi di teoria politica comunitaria (TERZA PARTE)  – TERZA PARTE: La ‘neutralità impossibile’ dello Stato costituzionale Perché occuparsi della comunità nell’epoca liberal-democratica? Secondo la filosofia politica liberale le società libere e pluralistiche del nostro tempo sono tali in quanto perseguono e realizzano un obiettivo fondamentale: dare forma a uno spazio politico-giuridico nell’ambito del quale ciascun individuo (o gruppo di individui) vede riconosciuta e rispettata la propria “concezione del bene”, senza che lo Stato e le istituzioni pubbliche in genere pongano impedimenti all’una o all’altra concezione o ne favoriscano alcuna. È, questa, l’idea che definisce il “principio di neutralità” delle istituzioni pubbliche in uno Stato di diritto costituzionale, in una democrazia pluralistica, procedurale, laica, secolarizzata e “società aperta”. Questa pretesa liberale della “neutralità” dello Stato di diritto democratico: 1) esclude l’esistenza di una concezione etico-politica preferibile rispetto ad altre e che sia condivisa; 2) affida la regolazione…

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Lucidità e tremore di Benedetto XVI, l’Inattuale. Eredità del “Papa della scelta”, che ha detto cose che andavano dette

Lucidità e tremore di Benedetto XVI, l’Inattuale. Eredità del “Papa della scelta”, che ha detto cose che andavano dette    Ci sono molti che si dolgono della divina provvidenza perché lasciò peccare Adamo – sciocchi! Quando Dio gli diede la ragione, gli diede la libertà di scegliere, perché ragione non è altro che scelta, se no sarebbe stato solo un automa, un Adamo come appare nei teatri delle marionette (John Milton, Areopagitica, 1644)   Ratzinger, il Papa della “scelta” e le sfide dell’iper o post modernità La storia ricorderà Benedetto XVI come il Papa della clamorosa e inedita “rinuncia” di un pontefice al magistero pietrino e come il primo “Papa emerito” (forse destinato a restare unico). Il suo dell’11 febbraio del 2013 fu un gesto epocale: “inaudito”, senza precedenti. In un sol colpo, a saperlo leggere, quel gesto ha secolarizzato in profondità la Chiesa di Roma, forse più di ogni…

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