(Pubblicato su questo sito il 19 settembre 2020) – Sì o no? Alla riforma costituzionale varata dal parlamento, che riduce il numero di deputati e di senatori da 945 a 600. Questo si chiede ai cittadini con il referendum del 20-21 settembre. Varie sono le ragioni per cui questa riforma e questo referendum non mi appassionano e anzi mi preoccupano. Sono ragioni che non riguardano tanto il numero in sé di coloro che dovrebbero rappresentare i cittadini a Montecitorio e a Palazzo Madama. Sono piuttosto ragioni inerenti: 1) il contenuto specifico della riforma (“taglio lineare”, forfettario direi, dei parlamentari); 2) le motivazioni che l’hanno ispirata (di netto, ma fortemente fuorviante, sapore “anti-politico”, anti-casta, tutte concentrate sui “costi e l’efficienza della politica, con colpevole disinteresse verso la qualità e la razionalità delle rappresentanza democratica, verso le effettive strutture e dinamiche di potere che corrodono principi e regole del potere democratico e…
Continua a leggere Referendum, democrazia e numero di parlamentari. I partiti fanno il loro lavoro?Tag: crisi dei partiti
Berlino 1989-2019: “Noi siamo il Popolo”. Cosa nasconde il crollo del Muro
(Uscito, in versione leggermente diversa, su “l’Adige”, 18 novembre 2019 – Pubblicato su questo sito il 21 novembre 2019) – Caduta del Muro di Berlino: evento simbolico della nostra età, catalizzatore di trasformazioni del mondo contemporaneo. Ha portato a società e culture della politica che, dopo l’”attimo fuggente”, sono diventate difficili da trattare con gli schemi del “secolo breve”: oggi una politica in movimento disorienta osservatori, esperti e cittadini. Con la caduta del Muro, nella politica erompono mutamenti profondi: tramontano il mondo e le ideologie bipolari novecentesche (“mondo libero” vs. “mondo sovietico”) e si affermano nuovi orientamenti contrapposti (globalismo e fine dei territori vs. comunitarismo e ritorno dei territori); lo Stato come fonte prima di autorità e di diritto, come regolatore dell’economia e del welfare, cede il passo al mercato-potere; s’accelerano l’integrazione e l’allargamento dell’unione Europea, tornano a lievitare sentimenti nazionali; esplodono i flussi migratori verso e dentro l’Europa e…
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