Il paese delle meraviglie
Contadini, trattori e inattualità.
Ma anche Nietzsche, Müntzer e Bloch, e la storia
“Osserva il gregge che pascola dinnanzi a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi; salta intorno, mangia, riposa, digerisce, salta di nuovo, e così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere e con la sua pena al piuolo, per così dire, dell’attimo, e perciò né triste né annoiato. Vedere tutto ciò è molto triste per l’uomo poiché egli si vanta, di fronte all’animale, della sua umanità e tuttavia guarda con invidia la felicità di quello — giacché egli vuole soltanto vivere come l’animale né tediato né addolorato, ma lo vuole invano, perché non lo vuole come l’animale” (1). Ma davvero? Troppa sicurezza nel sostenere che Nietzsche abbia preso un granchio? Ma seppur non avesse preso un granchio intero, ma sola una delle sue chele, varrebbe la pena farci un brindisi
Piuttosto ermetico? Sì. E per giunta mentre agricoltori e trattori protestano e si riversano sulle strade, qualcuno penserà all’epica della rivolta dei contadini nella Germania del XVI secolo, ispirata dalla teologia rivoluzionaria di Thomas Müntzer e tradotta in filosofia da Ernst Bloch. Inattualità del pensiero. E tuttavia l’inattualità di un’idea qualifica e misura l’ostinatezza con cui essa riaffiora nella storia. L’intelligenza artificiale scruta e considera, ma non può capire.
Et voilà! Garçons et garçonnes faites vos jeux…
Sempre più ermetico? Sì. E così sia.
NOTE
- F. Nietzsche, Considerazioni inattuali, 1874.
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VIDEO-CANZONE
Le beaujolas ((La Rue Ketanou)
(Pubblicato su questo sito il 14 febbraio 2024)