Doctor Robert

(Pubblicato su questo sito il 29 marzo 2020)

Il paese delle meraviglie

Doctor Robert

Doctor Robert? Non saprei, non lo conosco. Mi pare però che in giro se ne parli parecchio. Mah… forse lo conosco? C’è confusione. E tu, cosa ne dici? Forse non è una sola persona, forse sono molti i Doctor Robert, e ci confondiamo in tutta questa confusione.

Dicono che è in ogni angolo di strada, in ogni video, in ogni piatto di minestra, in ogni momento è sempre lì: aiuta qualcuno a contare le mele, a tirare avanti, oppure fa il burbero e ti rovescia addosso palate di fantasmi evanescenti con le tasche piene di moralismo e reprimende, critiche e accuse. Dicono che sia un uomo nuovo, e migliore. Oddio! Forse è così? Ma aiuta davvero a capire?  Dicono: ti avvicina e fa tutto il possibile per non lasciarti a terra o a vagabondare da solo con i tuoi pensieri, quelli che ti sembrano brillanti, rubini e smeraldi e quelli che appallottoli, carta straccia da cestino. Aiuta a destra e manca il Doctor Robert, dicono. Chissà? Ma… è un po’ pesante, questo Doctor Robert. E poi è invisibile, o solo sfuggente, forse. Non ti pare? Sorseggia, lento, il suo the, da una tazza che dice sia magica… Mah…

Ma tu ci credi, a questa storia del Doctor Robert? Forse ci potresti anche credere, e fare come Pascal con Dio: se poi non c’è, pace… o ci rimetti qualcosa? Ma dimmi, come va? Bene, bene: ti farà bene. Cosa? Lascia perdere. Un amico mi ha detto che lavora per la salute nazionale, il Doctor Robert. Ha un posto fisso e uno no, a volte lo pagano, a volte paga lui. Ascolta un po’ di musica, amico mio. E bussa alla porta del Doctor Robert. Lui sa che lo farai, dicono. Ma non credo che sia vero. Sai, lui oggi è qui, domani è là, e poi dappertutto. Dicono… dicono… Ah, la gente parla, parla, parla sempre. Lui presta orecchio… ma ci sente?

Doctor Robert, io non ti conosco, o forse invece sì. Ma non è questo l’importante. Importa che tu faccia la tua parte. Sarà piccola. Farai fatica a capire che tanti dicono di te e tanti non ti conoscono, e forse sono persino le stesse persone. Ma è così. Ti lascio alla tua tazza di tè, se esisti e se non esisti. E se esiste quella tazza o no. Ma, dai, è davvero magica? Le tue parole tagliano ed evaporano, dicono. E la sofferenza già abbonda. Lascia un biglietto da visita nella casella, e stasera un bicchiere di vino rosso, Doctor Robert. C’è discreta confusione, in questi giorni. No, non nelle strade. Nelle teste. Sii discreto anche tu, allora… È solo una canzone.

VIDEO

Doctor Robert (Beatles)

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