Il paese delle meraviglie
Mare mare mare, il mare è provocazione
Gli antichi latini dicevano: “Loda il mare e tienti a terra”.
Erasmo fa dire a un suo personaggio: “Che pazzia affidarsi al mare!”; Cervantes mette in bocca a Sancho Panza: “Se vuoi imparare a pregare, vai per il mare””.
Elemento ostile, il mare che si proietta su scogli scoscesi, selvaggi, acuminati; che azzuffa di venti furiosi o impertinenti le coste. E’ ingannevole anche quando è dolce, docilmente adagiato, immobile, su se stesso, che manco un soffio lo increspa. Sereno e amorevole, improvvisamente si corruccia e ruggisce, tempestando su tutto ciò che incontra tutta la sua collera, come la tempesta che all’ultimo istante divide Isotta dal suo amato. Chissà perché…
Il mare è superficie smossa dai blu-azzurri, dai verdi, dai turchesi, dai rossi o dorati arancioni risplendenti sotto i raggi del sole o zittiti dalle mille sfumature del grigio, dagli argenti trasportati da nuvole milleformi.
Mare mare mare… “Mare mare mare, datemi una giornata al mare, saro’ un idiota, un superficiale, un personaggio demenziale. Mare mare mare, c’è la tempesta, il vento o il sole, libeccio scirocco o il maestrale… Ecco cos’è: dalla mia bocca furtivo un sorriso disegna un solco dolce e improvviso, non certo il paradiso, un luogo piu’ preciso, sia detto per inciso”.
Il mare attrae, il mare dissuade; avvolge e mette paura. Il mare è Scilla e Cariddi.
Il mare è provocazione.
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VIDEO
Mare mare mare (Pippo Pollina ft. Giorgio Conte)
(Pubblicato su questo sito l’11 febbraio 2023)