Democrazia, rompicapo senza fine. A margine del conflitto ispano-catalano, silenziato e rimosso

(Uscito, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “Alto Adige” e “Trentino”, 8 novembre 2017 – Pubblicato su questo sito il 4 maggio 2020) – Novembre 2017. Da Bruxelles, dove da alcuni giorni si è rifugiato, Carles Puigdemont, presidente della Catalogna destituito dallo Stato spagnolo, si è dichiarato di fatto perseguitato politico, rigettando l’accusa per reati costituzionali o del codice penale spagnoli. A suo modo, in maniera indiretta e ancora contraddittoria, alla fine, Puigdemont è arrivato al cuore della crisi ispanico-catalana. Intervistato da una televisione belga lo scorso 3 novembre, ha dichiarato: «Siamo incriminati per aver adempito al mandato per il quale siamo stati legittimamente e legalmente eletti». Ossia, le autorità catalane intendono realizzare quanto proclamato nella campagna elettorale da cui sono usciti vincitori i partiti indipendentisti e mantenere le promesse fatte da partiti costituzionalmente riconosciuti, legali e legittimi, agli elettori e dagli elettori premiati alle urne, ossia:…

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Due facce della democrazia. Il caso del conflitto indipendentista catalano

(Uscito, in versione leggermente diversa e con altro titolo, su “Alto Adige” e “Trentino”, 26 ottobre 2017 – Pubblicato su questo sito il 30 aprile 2020) – Non lasciamoci confondere dal tono delle dichiarazioni che il premier spagnolo Mariano Rajoy e il presidente del governo catalano Carles Puigdemont si sono scambiati per giorni, dall’indomani del referendum indipendentista catalano del 1° ottobre (2017). Ossia dal fatto che entrambi, come altri esponenti del mondo politico e culturale, facciano ossessivo ricorso a parole come dialogo, negoziato, legalità, o alla parola democrazia, quasi che quest’ultima convogliasse un lessico che tutto spiega e regola in politica. Anche nel caso catalano-spagnolo, nonostante gli sforzi politici per ancorarla alla democrazia e nonostante le inerzie culturali e le analisi correnti, sfida indipendentista e risposta unionista fuoriescono dal perimetro della democrazia. O meglio dal perimetro liberaldemocratico e costituzionale, dal “perimetro costituito”. Gli sviluppi della crisi catalana di queste ultime…

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Il virus dell’Europa

(Uscito, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “l’Adige”, 4 aprile 2020 – Pubblicato su questo sito il 4 aprile 2020) – Von den Leyen chiede pubblicamente scusa all’Italia. Il premier Conte la ringrazia, ma aggiunge: «Cara Ursula, sento idee non degne dell’Europa». La cancelliera Merkel non gradisce. Rimarranno solo parole? Chi è l’Europa colpita dal virus? Negli Usa Trump fa fronte alla crisi epidemica stanziando oltre 2mila miliardi di dollari e richiama un milione di “riservisti” per la macchina anti-crisi. In Europa, la Germania arriva a mille miliardi di euro; la Francia, meno solida, si mette sulla scia; l’Italia, partita con 3.5 miliardi, ora è a 50, non potendo permettersi di più. Benché molto diverse, sono cifre imponenti e sconvolgenti per i bilanci nazionali. Specie per quelli dell’Ue, vincolati ai “parametri di Maastricht”, a regolamenti e “patti di stabilità” che limitano i margini di azione dei governi,…

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