Elezioni e democrazia. A proposito di Renzi e di Telegatto

(Uscito, in versione leggermente diversa e con altro titolo, su “Alto Adige” e “Trentino” del 26 settembre 2015 – Pubblicato su questo sito il 2 ottobre 2019) – Passato il Meeting agostano di Rimini pare chiudersi anche l’estate politica. Ma l’estate politica lascia le sue tracce. Come ormai tradizione, uno degli appuntamenti-chiave del Meeting è con i presidenti del consiglio: nell’occasione essi riannodano i fili della loro politica e la ribalta mediatica è assicurata. Quest’anno è stata la volta di Renzi. Il suo discorso, va detto senza infingimenti, è risultato piuttosto arruffato, nello stile e nella sostanza. Contiene però importanti prese di posizione. Una di esse merita attenta considerazione. Dice il premier: «Mi fanno ridere quando dicono: beh, se non c’è l’elezione diretta dei senatori è a rischio la democrazia! Non è che se si vota tante volte al Senato si ha più democrazia, quello è il Telegatto». Non è…

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Frammenti di un discorso politico-culturale. Il 68 nel 2018, tra democrazia di qualità e politica anti-sistema

(Uscito su “Società Mutamento Politica. Rivista Italiana di Sociologia”, vol. 9, n. 18, 2018 – Pubblicato su questo sito il 25 agosto 2019) – Il 1968 è una data simbolica che si riferisce a uno specifico anno ma anche, e soprattutto, ad un intero periodo storico. I caratteri identitari di questa stagione storica cambiano a seconda degli aspetti o dei contesti nazionali, politici e culturali che decidiamo di ricostruire o di ricordare. La fenomenologia del “lungo 68” si disloca su una sorprendente molteplicità di livelli: generazionale e valoriale, della mentalità e dei costumi, dell’economia, della politica e dell’ideologia. Ma dell’ultimo mezzo secolo osserviamo anche cambiamenti nella cultura politica che ha “processato” la «memoria pubblica del 68». La storiografia, la scienza politica e la sociologia non sono riuscite ad offrire letture stabili del 68. Perché? Per cercare di rispondere, in questo saggio riteniamo necessario storicizzare e periodizzare, occupandoci in particolare del…

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Giustizia sociale e democrazia. I rischi delle diseguaglianze di cittadinanza

(Uscito, con altro titolo e in versione leggermente diversa, su “l’Adige”, 3 gennaio 2015 – Pubblicato su questo sito il 6 luglio 2019) – Gli indicatori economici “oggettivi” da soli non bastano. Il rapporto dei cittadini con le diseguaglianze è più complesso, ed è influenzato dall’accettabilità socio-culturale delle diseguaglianze e dai tipi di diseguaglianza in gioco. Insomma, il giudizio sulle diseguaglianze dipende anche dal senso di giustizia che pervade una società. Qui vogliamo riflettere proprio su questo. La giustizia è un requisito costituitivo di ogni società. Per  questo, in un certo senso, è sempre giustizia sociale. Riguarda la vita dei membri di una famiglia, di un gruppo di amici, di un’università, di un’azienda metalmeccanica o di un’intera società. Il suo linguaggio è teso alla ricerca della dignità di ogni persona, ma anche della pienezza della sua cittadinanza. Per questi motivi e altri ancora, la giustizia sociale è misura della qualità…

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