I gamberi marmorizzati, la scienza e noi

    I gamberi marmorizzati, la scienza e noi   Premessa  Questa è la storia dei gamberi marmorizzati. Una storia di scienza e di mistero, che getta un sorriso di ironia su tutti quegli stupidini miopi di intelletto e di buona creanza, i quali, credendo di abbracciare la ratio della scienza o di farsene portabandiera, abbracciano e agitano una mitomania della scienza. Nella loro postura, pubblica e privata, costoro finiscono spesso per mescolare presunzione e ignoranza. E così, imperversando in lungo e in largo nel mondo, riducono la scienza a una clava, mentre essa o è sottile fioretto che si destreggia e che primeggia in virtù dell’umiltà del conoscere oppure non è. Indirettamente, è quest’ultima la storia che qui racconto e ri-racconto. Dietro la storia dei gamberi marmorizzati (che ri-narro) scorre, infatti, un’altra storia (che narro) dove si guardano in faccia i giorni nostri: le vicissitudini della conoscenza scientifica impegnata…

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Pulaski di notte. Storia mezza piena e mezza vuota

Il paese delle meraviglie Pulaski di notte. Storia mezza piena e mezza vuota   Una città nella notte. Nella luce Splendidi fantasmi… Splendidi? Forse non fanno visita agli occhi, ma dondolano tra le note Al tramonto lasciano la città Chissà… Qualcuno li incontrerà prima del tramonto… Conoscevo una città del genere. Ma la sua melodia ormai era impolverata nel mio archivio DO-RE-MI-FA-SOL-LA SI. Un giorno d’inverno un fantasmino ha preso questa canzone e me l’ha dipinta davanti: una storia mezza piena e mezza vuota, che non riesce mai bene quando la si raccolta… Una cartolina da una città di notte… che è città di luce? – VIDEO Pulaski at night (Andrew Bird) – TESTO Half empty, half full Cup runneth over Horns of plenty, coffers full We’re starting over Half empty, half full Cup runneth over Horns of plenty, coffers full We’re starting over I write you a story But…

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Mare mare mare, il mare è provocazione

Il paese delle meraviglie Mare mare mare, il mare è provocazione   Gli antichi latini dicevano: “Loda il mare e tienti a terra”. Erasmo fa dire a un suo personaggio: “Che pazzia affidarsi al mare!”; Cervantes mette in bocca a Sancho Panza: “Se vuoi imparare a pregare, vai per il mare””. Elemento ostile, il mare che si proietta su scogli scoscesi, selvaggi, acuminati; che azzuffa di venti furiosi o impertinenti le coste. E’ ingannevole anche quando è dolce, docilmente adagiato, immobile, su se stesso, che manco un soffio lo increspa. Sereno e amorevole, improvvisamente si corruccia e ruggisce, tempestando su tutto ciò che incontra tutta la sua collera, come la tempesta che all’ultimo istante divide Isotta dal suo amato. Chissà perché… Il mare è superficie smossa dai blu-azzurri, dai verdi, dai turchesi, dai rossi o dorati arancioni risplendenti sotto i raggi del sole o zittiti dalle mille sfumature del grigio,…

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Vivo o son desto?

Il paese delle meraviglie Vivo o son desto?   Guardie della torre, che, addormentate o impaurite, avete lasciato entrare due persone che la soglia hanno violato per venire a vivere… Prendeteli e uccideteli!   O voi che, senza saperlo, la soglia avete varcato di questo posto vietato contro il reale decreto che ordina che nessuno osi infrangere il segreto celato tra queste rocce. Arrendetevi, o altrimenti…   O guardie di questa torre, che ci avete lasciato entrare, come potremmo rivelare un segreto che a noi resta ignoto? Liberateci, noi non vediamo… (Liberamente tratto da Calderon de la Barca, La vita è sogno) – VIDEO Vivo (Andrea Laszlo De Simone) TESTO VivoMa non ho scelta né un motivoIl mondo è un tipo irrazionaleFa come vuoleNon dà nessuna spiegazione Ti convieneCogliere il tempo che rimanePrima che smetta di bruciareDentro al tuo cuoreAnche il più piccolo idealeChe sta tremando di terrore Lo so beneLa vita è breve e…

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Io accuso… sì, j’accuse!

Io accuso… Esercizio civile e spirituale, fuori dal tempo. Ma non dalla storia   Con la debita deferenza che devo alle istituzioni. Ma anche con il rispetto che devo a tutti coloro che non trovano ascolto e a me stesso…   Io accuso… sì, j’accuse!   Accuso le classi dirigenti nazionali, ma anche quelle europee ed internazionali. Accuso governo e parlamento, corte costituzionale, corti giudiziarie e magistratura. Accuso le istituzioni sanitarie e quelle della scienza. Accuso mezzi di comunicazione di massa e intellettuali. E accuso anche i cittadini, tanti e troppi, sostenitori o facilitatori, più o meno fervidi miopi o passivi, del corso delle cose. E seminatori di odio sociale. Si poteva evitare. Già si aveva molto da fare e da pensare con un malefico virus che tutt’ora non è dato sapere come e da dove ci sia precipitato addosso. Già si aveva molto da fare e da pensare con…

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Lacrime in paradiso. Orme su spiagge dimenticate

Il paese delle meraviglie Lacrime in paradiso. Orme su spiagge dimenticate  Gelava il cuore la foto del bimbo siriano sulla spiaggia, lambito dalle onde… Pareva essersi addormentato sul bagnasciuga, calzoncini blu e maglietta rossa, scarpette senza calzini – come conviene d’estate… Un bimbo che abbiamo perso per sempre. Come altri con lui. Come altre persone che, un giorno, zainetto o no sulle spalle e passi sulle gambe, sono andate per un altro viaggio. Dalle foto, le linee di un viso che sfuma nelle ombre dei ricordi, che possiamo scuotere ma che non si ridesta, fisso nel sonno di sogni non più raccontati al mattino… Foto che forse turbano per un momento, ma la nostra coscienza ha bisogno di dormire pur essa, e resta paralizzata, stordita da pensiero di voler fare qualcosa: un gesto, una parola che riacciuffi il senso di una vita. Non a marzo o a novembre, come suggerirebbe…

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L’afonia di un disagio politico-esistenziale. Le società occidentali e la marginalità dell’intelligenza critica

L’afonia di un disagio politico-esistenziale. Le società occidentali e la marginalità dell’intelligenza critica Le società occidentali contemporanee racchiudono un disagio spesso afono. Un disagio che nasce dalla storia (anche solo quella recente) e da spinosi problemi irrisolti da una società a dominanza neoliberale che reagisce rimuovendoli, equivocandoli o (più o meno dolcemente) reprimendoli. Un’afonia figlia della marginalità sociale, politica e culturale dell’intelligenza critica. Di questo trattano le riflessioni che qui consegno al lettore.   Da dove veniamo? Su quale strada camminano le società occidentali? Quale cultura politica prevale nelle nostre liberaldemocrazie sotto tensione? A partire dagli anni ’70 dello scorso secolo, la cultura politica dominante tra le élites e, progressivamente, anche a livello di massa si è inchinata al modello di vita ispirato dal neoliberalismo. A ritmo incalzante, il neoliberalismo ha impresso il suo marchio al modo di concepire l’economia e la vita politica, il diritto e la cultura, le…

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Formidable. Tutti formidabili

Il paese delle meraviglie Fomidable. Tutti formidabili! Tutti formidabili. Qualcuno giusto un briciolo patetico. Ma ci sta. C’è del marcio in Danimarca? Non è possibile, se qualcuno lo disse, era fuori di testa. E fuori dalla Danimarca. E dall’Europa tutta e da tutti i continenti. Era un mentecatto nato principe. Dev’essere difficile essere principe, poveretto. Se qualcuno si sente escluso dal consorzio civile, e zavorrato dalla fatiche quotidiane che pesano sull’anima e sulle braccia, è perché ha bisogno di essere curato e rimesso in piedi, raddrizzato, sì che i suoi occhi possano vedere che tutt’intorno… tutti formidabili, s’informi. L’edicola è aperta, i giornali lo dicono: tutti formidabili (tolti i dettagli). La tv tutti i giorni ci istruisce contro la disinformazione. E tra poco arriva anche Sanremo… perché “Sanremo è Sanremo”, e via… Formidabile. Tutti formidabili. Formidabili e tesserati. In digitale, s’intende. Si può andare all’università, tutti (chi lo desidera): formidabile!…

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La chiave è perduta. Musicista, suona!

Il paese delle meraviglie LA E’ CHIAVE PERDUTA – MUSICISTA, SUONA! Musicista ascolta… la chiave è perduta… Che Dio salvi la ragazza! E’ una ragazza istruita. Se ispirata scrive, sa scrivere. E sa anche leggere, legge. Ora se ne sta vicino a un fiume, musica nelle orecchie. Qualcuno dice che sia in vacanza,  vorrebbe scrivere una lettera o un romanzo, improvvisando la punteggiatura, le frasi e gli a capo,  ma gli sbadigli e il compleanno la distraggono. E’ stata sulla luna. Ora prende a calci la luna. Musicista ascolta… la chiave è perduta.. Gli episodi di un tempo non bastano più. Né i fiori, né la palestra. Da qualche parte deve pur esserci dell’altro… un po’ d’aria, una pastasciutta, un cacciavite, un jet per volare, una fotografia nuova in bianco-e-nero, cioè a colori… E’ una ragazza istruita. Sa scrivere. E anche leggere. Le parole sono la sua guardia del corpo,…

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Democrazia oggi? Riprendere il discorso sui mezzi e sui fini

Democrazia oggi? Riprendere il discorso sui mezzi e sui fini  I. Mezzi e fini L’Unione Europea è un mezzo, non un fine. Così come sono mezzi il mercato o le istituzioni della democrazia. E poi ci sono i fini: le mete per cercare di raggiungere le quali una comunità politica predispone e maneggia i mezzi “del caso”: “del caso” nel senso che ritiene adatti e coerenti per muoversi verso i fini; “del caso” nel senso che talora l’individuazione e l’approntamento di tali mezzi procedono un po’ a tentoni, non guidati da una ferrea e univoca legge della storia, da leggi della meccanica umana e sociale, da alcuna provvidenza o “spirito assoluto”, da alcuna legge del progresso o della politica, bensì emergono dal “caos” degli eventi, dalla serendipity del cerca-trova-scopri-inventa, attraverso il mescolarsi di spinte e contro-spinte in una direzione o l’altra, in discesa o in salita, dove per alcuni il…

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