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Immagina… una caverna e catene (1)

Il paese delle meraviglie Immagina… una caverna e catene (1)   Immagina una dimora sotterranea, insomma una caverna. L’entrata, ampia quanto tutta la larghezza della caverna, è aperta alla luce. Immagina degli uomini che vi stanno dentro da quando sono nati: sono incatenati gambe e collo, non possono muoversi, non possono girare la testa, possono vedere solo davanti a loro. Immagina che alle spalle di questi uomini brilli, alta e lontana, la luce di un fuoco, che essi non possono vedere. E immagina che tra il fuoco e i prigionieri corra una strada rialzata. Immagina un muretto costruito su quella strada, simile a quegli schermi dietro i quali si nascondono i burattinai per mostrare agli spettatori dei burattini. Proiettate dal fuoco, i prigionieri vedono solo ombre. Hanno solo e sempre visto solo ombre. Tali ombre sono la realtà. La sola, per loro, e unica realtà esistente. Essi vivono profondamente immersi…

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Immagina… una caverna e catene

Il paese delle meraviglie Immagina… una caverna e catene   Immagina una dimora sotterranea, insomma una caverna. L’entrata, ampia quanto tutta la larghezza della caverna, è aperta alla luce. Immagina degli uomini che vi stanno dentro da quando sono nati: sono incatenati gambe e collo, non possono muoversi, non possono girare la testa, possono vedere solo davanti a loro. Immagina che alle spalle di questi uomini brilli, alta e lontana, la luce di un fuoco, che essi non possono vedere. E immagina che tra il fuoco e i prigionieri corra una strada rialzata. Immagina un muretto costruito su quella strada, simile a quegli schermi dietro i quali si nascondono i burattinai per mostrare agli spettatori dei burattini. Proiettate dal fuoco, i prigionieri vedono solo ombre. Hanno solo e sempre visto solo ombre. Tali ombre sono la realtà. La sola, per loro, e unica realtà esistente. Essi vivono profondamente immersi in…

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Imparerai a volare

Il paese delle meraviglie   Imparerai a volare La stanza degli esami Interdetta: “Senza pass!” Cv decapitato, vita-chiusa-sul-muso… Ma era stanza tua. Occhi strabuzzanti Spaghetti-politics? Ma oui, bien sur “Sì, lei… alla lavagna…” – e ti vien da ridere. Immagine di vecchio specchio Come non sorridere e non abbracciare il sole? Ancora dopo un secolo ci son le stelle fuori e tutto un mare di colori E se non saprai correre e nemmeno camminare imparerai a volare imparerai a volare Se partirai per Itaca ti aspetta un lungo viaggio un mare che ti spazza via i remi del coraggio, la vela che si strappa e il cielo tutto un fragore ma per navigare può bastare il cuore: qui si tratta di vivere non di arrivare dove e al diavolo se piove E se non potrai correre e nemmeno camminare ti insegnerò a volare ti insegnerò a volare Mica si dice inferno se ghiaccio carezza…

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Lo “scàndalo” di Xi a Mosca: “Nessun Paese ha il diritto di dettare l’ordine mondiale”

Lo “scàndalo” di Xi a Mosca: “Nessun Paese ha il diritto di dettare l’ordine mondiale”. Il guanto di sfida cinese che schiaffeggia Washington e l’Occidente   Regole cinesi e regole americane All’indomani del vertice tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin, il portavoce del Consiglio di sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha laconicamente commentato: «La Cina non ha una posizione imparziale rispetto al conflitto ucraino», bocciando di fatto il piano cinese per porre fine al conflitto e illustrato da Xi a Mosca. «La Cina e la Russia vorrebbero che il mondo andasse secondo le loro regole» – ha aggiunto Kirby[1]. Già. Gli Stati Uniti, infatti, sostengono risolutamente che le regole dell’ordine internazionali già esistono. Già. Ma quali sono? E, poi, quali sarebbero “queste regole cinesi”? Nel corso della sua visita a Mosca Xi Jinping aveva rilasciato importanti dichiarazioni sulla guerra russo-ucraina e sull’ordine…

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Il pomo della discordia

Il paese delle meraviglie Il pomo della discordia E disse: “Vivi il tuo oggi come se fosse il domani dei tuoi sogni” Una supplica E tossì Un’imprecazione Il vento lo zittì Ma soffiava luce nei suoi occhi Dimenticati. Il tempo e la luce dei bimbi (Merci, public)   – VIDEO La lumière (Pomme)   (Pubblicato su questo sito il 12 aprile 2023)

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L’isola che non c’è. Tirannidi, sofismi, ipocrisie

Il paese delle meraviglie L’isola che non c’è. Tirannidi, sofismi, ipocrisie   “Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannidi, sofismi, ipocrisia”[1]. O almeno a rendere faticoso il loro cammino, lasciando qua e là qualche pietra d’inciampo per i passanti che lo camminano distratti, senza prendersi il disturbo di strappare qualche velo con cui tirannidi, sofismi e ipocrisie s’adornano per rendere impensabile ciò che ha da restare impensato, spoglio di pensiero e al riparo di domande. Che il passeggiar del passante resti protetto dalla parola scomoda: questa affatica, rallenta o disordina il cammino del viandante. E pure tirannidi, sofismi e ipocrisie amano le comodità. Seconda stella a destra, questo è il cammino… NOTE [1] Tommaso Campanella.   VIDEO L’isola che non c’è (Edoardo Bennato) (Pubblicato su questo sito il 1° aprile 2023)

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Sfiducia e protesta nelle democrazie sotto-sopra

Sfiducia e protesta nelle democrazie sotto-sopra   In Italia la sfiducia deborda. In Francia esplode la protesta. Scontro sociale sotto la cenere? Ah i sondaggi… Valgono quel che valgono, pochi dubbi. Ma (per quel che valgono, se valgono) valgono tanto nei giorni dispari, quanto in quelli pari: al di là del colore delle lenti con le quali ciascuno guarda il mondo. Un recentissimo sondaggio d’opinione dell’IPSOS-Italia[1] dedicato alla (s)fiducia nelle banche in Italia all’indomani del crack prima della Valley Silicon Bank, poi del Credit Suisse, mostra una forte mancanza di fiducia dei cittadini, sfiducia via via alimentata negli ultimi anni dalla pandemia da Covid e dalla sua gestione, dalla guerra russo-ucraina e dal coinvolgimento dell’Occidente, dell’Europa e dell’Italia, dal caro energetico, dall’aumento dell’inflazione e del costo del denaro, dalla lievitazione dei mutui. Nel presentare pubblicamente i risultati dell’indagine[2], il direttore scientifico dell’IPSOS-Italia, Enzo Risso[3], ha sottolineato che la forte e…

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Il ‘legno storto’. Versione d’autore, Kant e altre varianti

Il paese delle meraviglie Il ‘legno storto’. Versione d’autore, Kant e altre varianti   Per tutta l’estate, fino a febbraio Sono andato in giro per obitori e monasteri Alla ricerca delle parti del corpo necessarie Gambe, braccia, fegati, cervelli e cuori Darò la vita a qualcuno, è quello che voglio fare Voglio creare la mia versione di te Deve essere l’estate del mio malcontento Portala con te ovunque tu sia andata? No. Loro parlano tutta la notte e tutto il giorno Ma nemmeno per un minuto credo a quello che dicono Porterò alla vita qualcuno, qualcuno che neppure io ho mai visto Tu sai cosa intendo, sai esattamente cosa intendo Prenderò parti di Zorba-AnthonyQuinn e di MarlonBrando-il Padrino Mescolerò il tutto in un carro armato e otterrò un robot-commando Se lo faccio in posizione eretta e con la testa in su, ben dritta La creatura che creo mi salverà Prenderò…

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Sole nel tramonto di Raqqa, e un cappuccio rosso

Il paese delle meraviglie   Curva di sole nel tramonto di Raqqa, e un cappuccio rosso. Favole e dolori di libertà   Niente da aggiungere a questa canzone e a questo video. Se non che… Che la libertà è una cosa seria, che lacera. E che qui si parla di altri, di altri lontani, a noi persino estranei. Noi no. No, noi noi… Da noi la libertà abbonda. Per fortuna, che fortuna! Nel nostro pezzo di mondo la troviamo bella e servita anche nelle vetrine, e persino a pochi spiccioli. E, oltretutto, sappiamo bene come prendercene cura, come difenderla… che poi mica abbiamo il problema dei mitra che sporcano di sangue i nostri vestiti, lindi… e siamo liberi di sceglierne i colori e gli accostamenti e di cambiarli con dei nuovi, che ci bastano pochi clic su internet… senza che la strada ci terremoti sotto i piedi. E sì, la…

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Democrazia, parola fatata. In festa tra Presa della Bastiglia e Crollo del Muro

Democrazia, parola fatata. In festa tra Presa della Bastiglia e Crollo del Muro. Polittico, con stella e convitato di pietra   «Non pensate quello che io so che state pensando… Io lo so che state pensando… Se vi ho adunato qua, c’è una ragione.. Eh… la democrazia… La democrazia… Questa parola, questa parola fatata… Questa parola di luce… questa parola alluminta… Questo lampadario di parola Che il mondo dice… Uomini con tanto di barba che parlano di questa democrazia… Cos’è? Eh… Cos’è questa democrazia? Questa democrazia, dice… No… non è vero… Sì… dice… Eh, io capisco… voi adesso dite, adesso tu perché sei… e noi siamo… sai Eh no, cari amici» (Peppino de Filippo, I casi sono due. Scena: “La democrazia”. Autore: Armando Curcio. Portata in teatro da Peppino de Filippo dal 1945. Edizione televisiva del 1959) PANNELLO I Il 1989 e il “crollo” del Muro di Berlino sono simboli…

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